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Governo, Giuseppe Conte linciato dai suoi: "Non ha le pa**e, teleguidato da Bettini". Nel M5s è il delirio

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Gliene dicono di tutti i colori a Giuseppe Conte che mercoledì 6 luglio incontrerà il premier Mario Draghi, un  faccia a faccia decisivo per la permanenza del Movimento 5 stelle nel governo. Il pressing sul capo politico da parte di un numero sempre crescente di eletti M5s è ormai feroce mentre il governo prova a evitare di mettere la fiducia sul Decreto Aiuti e di conseguenza sul caso super-bonus. Il gioco di Giuseppi è ormai scoperto, ha una cartuccella di richieste a Draghi dal 110 al reddito di cittadinanza e al termovalorizzatore di Roma, ma il timore dei grillini è che non avrà il coraggio di battere il pugno sul tavolo di Palazzo Chigi e si accontenterà di vaghe rassicurazioni lasciando tutto com'è.

 

Anche i suoi collaboratori hanno subodorato la fregatura. Uno, anonimo, si sfoga col Giornale: "Conte non ha le pa**e per strappare! Non succederà niente", e ancora: "È teleguidato" da Goffredo Bettini, eminenza grigia del Pd con cui Giuseppe si sente spesso, spiega la fonte, e a cui "chiede consigli su cosa fare".

 

Nel Movimento è saltato ogni schema, contiani e non appaiono determinati a staccare la spina e andare all'opposizione per dare una scossa ai sondaggi che ormai fotografano un Movimento a un passo dall'addio alla soglia psicologica del 10 per cento. A quanto pare Bettini in questi mesi è in Francia, a lavorare su un libro e su una proposta politica. "Che senso ha chiedere consiglio ad uno che è lontano miglia dal nostro mondo?", si chiedono i grillini.

 

Intanto prosegue il confronto all’interno della maggioranza per trovare un accordo sul decreto legge Aiuti e arrivare all’approvazione in prima lettura anche senza far ricorso alla fiducia. L’Aula della Camera è convocata per le 9.30, ma l’esame del provvedimento potrebbe slittare alle 14, proprio per favorire un’intesa e scongiurare l'incidente. 

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