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L'addio al governo è già nero su bianco, Conte pronto allo strappo. Le richieste a Draghi e le manovre di Casalino

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La nota è già pronta e può essere modulata in due modi: un ultimatum a Mario Draghi sulle misure da fare nell'ultima parte della legislatura o l'addio del Movimento 5 Stelle al governo. Lunedì 4 luglio Giuseppe Conte sarà faccia a faccia con il premier in un tentativo di cucire lo strappo nella maggioranza, aggravato dal caso delle presunte richieste di Draghi a Grillo di rimuovere dai vertici grillini lo stesso Conte. 

 

Secondo un retroscena del Giornale, infatti, sul tavolo dell'ufficio comunicazione di Conte c'è un  documento, la bozza di una lunga nota. "Un ultimatum al governo guidato da Mario Draghi o un addio. Questo dipenderà tutto da come andrà il tanto atteso faccia a faccia di domani", si legge nell'articolo. I contiani lavorano fino a notte fonda per valutare, prevedere, capire: si giocano tutto.

 

Rocco Casalino è il più deciso a consigliare la strada della rottura con Draghi. "Fuori da qua non devi pensare che la gente si strappa le vesti (...) non è il governo più amato dagli italiani!", la parole attribuite al capo della comunicazione grillina.

 

Tra le richieste che farà Conte a Draghi tutte cose che il premier difficilmente è disposto ad accettare. Secondo il Sole 24 ore Giuseppi metterà sul tavolo lo stop all'invio di armi a lunga gittata all'Ucraina, un maggiore coinvolgimento del Parlamento sulle scelte relative alla guerra, no al termovalorizzatore a Roma,  avanti col salario minimo, nessun restringimento del reddito di cittadinanza. Dopo l’incontro Conte riunirà il Consiglio nazionale e i gruppi parlamentari per prendere una decisione. Difficile che la spunterà. Per Draghi, come trapela in queste ore, l'agenda di governo con cambia: o il M5s si adegua o tutti a casa.

 

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