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Ucraina, Guido Crosetto sgancia la bomba migranti. L'intervista con Senaldi: "Così Putin può distruggere l'Italia"

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"Finiremo per sparare a chi arriva". È questa la tragica previsione di Guido Crosetto intervistato dal condirettore di Libero Quotidiano Pietro Senaldi. A Mosca è sufficiente aprire i porti in Africa per far collassare l'Italia. "Se Gheddafi fosse ancora in Libia potremmo fregarcene di petrolio e gas russi" sottolinea l'ex deputato fondatore di Fratelli d'Italia. 

"Ero sottosegretario alla Difesa quando l'Italia decise di far la guerra alla Libia. Mi alzai urlando siete dei pazzi finché non fui zittito con durezza dall'allora Presidente della Repubblica, che la voleva a tutti i costi" racconta Crosetto ma la rivelazione più inquietante è quella su Vladimir Putin, lo Zar che il 24 febbraio scorso ha fatto esplodere la guerra alle porte dell'Europa, e che oggi potrebbe far collassare l'Italia con la bomba degli immigrati. 

"A Putin - spiega Crosetto - non serve sganciare una bomba nucleare sull'Europa, ora gli basta aprire i porti libici: può spedirci duecentomila disperati al giorno. Tempo una settimana e ci arrendiamo. Ha visto le scene di Melilla, la scorsa settimana?" domanda l'intervistato. Il direttore a sua volta gli chiede: "La polizia spagnola che sparava sui clandestini?". "Stiamo creando le condizioni perché accada in futuro per masse enormi" evidenzia Crosetto. "Si ricorda il film Zombie, quando gli umani asserragliati sparavano su un esercito di cadaveri che li pressava? Ecco: tra un paio di decenni l'Africa avrà due miliardi e mezzo di persone e ne potrà sfamare solo un miliardo. Gli altri saranno dei morti che camminano che spinti dalla fame e dalla povertà dovranno salire verso nord".

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