Si assottiglia sempre di più la fiducia negli italiani in Mario Draghi. E la crisi dell'economia spaventa tutti
Numeri non proprio positivi per il governo Draghi e per l’attuale situazione italiana emergono dal sondaggio condotto negli ultimi giorni, per il programma tv di La7 Otto e Mezzo, dall’Istituto Demopolis. Nel corso della puntata del 24 giugno del talk show condotto da Lilli Gruber vengono snocciolati una serie di numeri e si evince che un italiano su due, il 49%, esprime oggi una valutazione positiva sui primi 500 giorni di lavoro dell’Esecutivo. Ma si assottiglia sempre di più la distanza con chi ha un’opinione negativa, arrivata a quota 38%.
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Nelle ultime settimane nel frattempo il prolungarsi della guerra tra Russia ed Ucraina e le preoccupazioni per la crescita dell’inflazione, stanno incidendo in modo significativo sui sentimenti degli italiani. Secondo il trend la percentuale di ottimisti sul futuro economico del Paese si riduce dal 44% del gennaio scorso al 25% di oggi. In una manciata di mesi si assiste quindi ad un crollo sulle prospettive del nostro Paese.
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La priorità assoluta per l’80% delle famiglie è che il governo adotti delle misure per il contenimento dei prezzi della spesa alimentare, dell’energia, del gas e dei carburanti. Tale richiesta per la tutela del potere d’acquisto familiare supera, sul podio degli italiani, una priorità storica come quella del lavoro indicata dal 71% degli intervistati. Quasi 2 cittadini su 3 chiedono al governo Draghi un maggiore impegno per la riduzione della pressione fiscale e per nuovi investimenti nella sanità pubblica. Non si prospetta un compito facile per il numero uno di Palazzo Chigi da qui alla fine della legislatura.