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Addio ai 5Stelle, il discorso di Luigi Di Maio a Roma: dovevamo scegliere da che parte stare della storia

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Addio M5s. Luigi Di Maio entra tra gli applausi nella sala convegni dell’Hotel Bernini Bristol di Roma. Il ministro degli Esteri ha esordito esprimendo soddisfazione sul voto positivo del Senato sulla risoluzione della maggioranza sull'Ucraina. "Davanti alle atrocità di Putin non potevamo mostrare incertezze; ha detto attaccando le polemiche strumentali sulla risoluzione "che hanno rischiato di indebolire" l'Italia. "Basta ambiguità" sulla guerra, ribadisce Di Maio che difende il sostegno alla resistenza ucraina e rilancia la necessità di fissare un tetto massimo al prezzo gas.  Ma il motivo per cui parlamentari M5s e giornalisti alle 21.15 di martedì 21 giugno si sono recati nell'hotel romano è la scissione di un pezzo importante del Movimento guidato da Giuseppe Conte. 

 

"La prima forza politica del Parlamento ha messo in discussione il capo del governo e il ministro degli Esteri" per colmare la "crisi dei consensi senza peraltro riuscirci", è l'attacco di Di Maio ai contiani definiti "irresponsabili" e lamentando "attacchi personali". "Sostenere i valori atlantisti non può essere una colpa", afferma Di Maio. "I cittadini ci chiedono di anteporre la responsabilità" ai personalismi, incalza Di Maio. "Molti sono stati messi davanti a un bivio, noi non abbiamo avuto dubbi". Di Maio ha ringraziato il Movimento 5 Stelle per gli anni "intensi e ricchi di gioie e sofferenze", e quella di oggi " è una scelta sofferta. Io e tanti colleghi lasciamo il Movimento che da domani non sarà la prima forza politica in Parlamento", arriva al punto Di Maio che illustra il progetto: aggregare i talenti del Paese, "perché uno non vale l'altro", dice ribaltando il totem grillino. Parola d'ordine "verità, su cosa si può fare in questo Paese. Non è una forza politica personale, non mostreremo un simbolo. Ci mettiamo in cammino" nelle zone più periferiche, annuncia. "I primi interlocutori saranno i sindaci". 

 

Di Maio rivendica l'operato di Mario Draghi e conferma il sostegno al premier, esortando i colleghi: "mettiamoci in cammino Insieme per il futuro", conclude citando i nuovi gruppi parlamentari.  

 

Da Sergio Battelli a Laura Castelli, da Primo Di Nicola a Carla Ruocco, passando per Francesco D’Uva, Simone Valente, Daniele Del Grosso, Simona Nocerino, Vincenzo Presutto, Marta Grande e tanti altri. Le prime file della sala convegni dell’Hotel Bernini Bristol di Roma sono gremiti delle decine di parlamentari grillini che stanno per fare il grande salto con Di Maio. Olte sessanta gli eletti che hanno scelto di abbandonare il Movimento 5 Stelle per aderire a ’Insieme per il futuro', i nuovi gruppi  parlamentari plasmate dal titolare della Farnesina. 

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