Omnibus, Gianluigi Paragone e la previsione sul M5S: “Esploderà, Giuseppe Conte non è un leader”
“C’è un pericolo di effettiva tenuta della maggioranza di governo?”. La domanda è rivolta da Gaia Tortora, conduttrice di Omnibus su La7, a Gianluigi Paragone, leader di Italexit che è ospite in collegamento nella puntata del 20 giugno del programma tv. “Giuseppe Conte è un leader dimezzato - inizia così l’analisi partendo dalla crisi del Movimento 5 Stelle -. È tenuto in piedi con il doping de Il Fatto Quotidiano e di Marco Travaglio, che gli dice cosa fare. Quando io ponevo la questione sulla mia coerenza sono stato espulso, ho detto no al governo europeista rappresentato dal Conte2 e anche Travaglio era partito con il manganello mediatico nei miei confronti. Ora ricordano che il M5S aveva raccolto le firme contro l’euro… A seconda della latitudine e ti serve la memoria ecco che tornano le vecchie frasi. Questo governo è sostenuto da chi raccoglieva le firme per uscire dall’euro e uno che aveva la felpa ‘basta euro’. Adesso vengono a sostenere Mario Draghi…”.
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“È tutto veramente ridicolo, non succederà nulla - la profezia di Paragone -. Sono dei cadregari, dei poltronari, è gente che deve arrivare alla fine della legislatura e prendere qualche mese in più, perché così si possono pagare le rate dei mutui. Di senso politico non c’è nulla. Il M5S è stato creato democraticamente e democraticamente sono destinati all’oblio. Conte non è un leader, non ha avuto le palle per partecipare alle suppletive ed entrare in Parlamento. Come può un leader, che sta fuori dal Parlamento, governare i gruppi parlamentari? Il M5S, grazie a Dio, esploderà ed esplode per colpa sua. Beppe Grillo - conclude il senatore - non si sa che posizione abbia, Conte un po’ ha la pochette e un po’ no, è la negazione di quello che doveva essere, non ha avuto il coraggio di essere forza anti-sistema e ne faremo a meno, pace, amen”.