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Matteo Salvini: “Ci svendono come la Grecia”. I timori della maggioranza per il futuro

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Dario Martini
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«È un attacco all'Italia, ci vogliono svendere come la Grecia». Le parole di Matteo Salvini sintetizzano meglio di tutte le altre il clima che si respira nella maggioranza che sostiene il governo. La tempesta finanziaria che si sta abbattendo sull'Italia, con lo spread schizzato alle stelle, ha delle motivazioni ben precise. Ne è convinto il leader della Lega, ma non solo. Tutti i partiti della maggioranza sono terrorizzati. Certo, c'è la guerra in Ucraina, il blocco del grano nei porti che si affacciano sul Mar Nero, il prezzo del gas ormai fuori controllo, quello della benzina che ha sfondato i due euro al litro. Ma la causa di ciò che sta accadendo secondo il segretario del Carroccio va cercata a Bruxelles e a Francoforte. «È in corso un attacco da parte dei poteri forti del sistema finanziario, Banca Centrale Europea, Commissione europea, Parlamento europeo contro l'economia italiana, il lavoro e il risparmio degli italiani- denuncia Salvini a margine di un comizio a Genova - Questo attacco avviene perché l'Italia è un boccone succulento per qualche speculatore e quindi stanno cercando di sfruttare il Covid e la guerra per mettere le mani sui gioielli che sono rimasti in Italia. Io penso che l'Italia debba reagire, il governo debba reagire e la Lega sicuramente reagirà».

 

 

Anche il numero due di Forza Italia, Antonio Tajani, punta il dito contro la presidente della Bce: «Aumento dello spread e borse europee in calo. La scelta della signora Lagarde di aumentare i tassi d'interesse penalizza l'economia in un momento già molto difficile per l'Europa. Ora le priorità sono fissare un tetto Ue al prezzo del gas e far calare i costi dell'energia». Poi, se l'allarme arriva anche da un ultra-europeista come Enrico Letta significa che il rischio è concreto: «Sono tra quelli che guardano con grande preoccupazione a quanto sta accadendo in questi giorni al fatto che lo spread è risalito, i mercati finanziari sono di nuovo molto nervosi. Ovviamente l'Italia per il debito pubblico che abbiamo rischia seriamente dentro questa situazione di instabilità dei mercati». Per questo, aggiunge il segretario del Pd, «mi sento di fare un appello a tutti perché ognuno, nelle sue diverse funzioni, metta un sovrappiù di responsabilità in questo momento».

 

 

Per Giorgia Meloni, invece, la responsabilità di ciò che sta accadendo va ricercata a Palazzo Chigi. La leader di FdI si aspetta che «il presidente del Consiglio utilizzi la sua presunta autorevolezza per chiedere alla Ue una compensazione per quelle nazioni che pagano di più per le sanzioni» alla Russia. E l'Italia è una di queste.

 

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