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Tg2 Post, la ricetta di Casellati contro la crisi: nuovo piano Marshall per l'Europa e riforma del Pnrr

Federica Pascale
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Un nuovo piano Marshall per l’Europa e una riforma del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per far fronte alla guerra in Ucraina, e sfuggire alla crisi economica. Queste le proposte della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervistata da Nuni Moreno al Tg2 Post, al fianco del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. “Il popolo italiano è un grande popolo perché ha saputo affrontare la pandemia con grande coraggio e con grande determinazione” afferma la presidente Casellati, che aggiunge: “Ci eravamo appena risollevati da una situazione davvero complessa con conseguenze economiche gravi, quando purtroppo è scoppiata nel cuore dell'Europa questa guerra”.

 

 

Una guerra, quella in Ucraina, invasa dalle truppe russe di Vladimir Putin, che oltre ad essere portatrice di morte è anche molto costosa, e avrà delle ripercussioni economiche non soltanto per la Russia ma anche per l’Europa. “È chiaro che le condizioni oggi, da un punto di vista economico, sono difficilissime, perché una crisi economica può diventare anche una crisi di carattere sociale, per il fatto che c'è una mancanza di materie prime e di generi alimentari. C'è un aumento enorme delle bollette, e questo comporta a cascata una riduzione dei consumi e quindi anche della produttività” afferma Casellati, che sulla base di questo lancia la proposta di un nuovo piano Marshall per l’Europa. “Diversamente non ce la possiamo fare”, sottolinea.

 

 

I negoziati di pace non decollano e la fine della guerra sembra ancora lontana, e nel frattempo imprese e cittadini ne pagano il caro prezzo. “Il rischio è che ad una inflazione galoppante si unisca anche una stagnazione economica – aggiunge la Presidente - È necessario che si rimette mano al PNRR con una riforma”. Casellati sostiene che quel piano messo in piedi dal governo per affrontare la pandemia non è più attuale, va riformato alla luce del nuovo scenario geopolitico. L’Europa deve rivedere tutto, e prendere atto della fatto che siamo in un’economia di guerra, dove serve essere solidali per resistere. “In Europa si deve parlare di un tetto per il gas, di un approvvigionamento comune. Ci deve essere non soltanto un'idea astratta ma anche un’idea concreta di un’Europa che sia solidale” conclude.

 

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