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Matteo Renzi, ecco perché Draghi non cadrà: 5Stelle fuori di testa ma la crisi rientrerà

Christian Campigli
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Una crisi solo di facciata. Polemiche, prese di posizione, distinguo che in breve rientreranno. Perché nessuno avrà il coraggio di far cadere il premier Draghi. Soprattutto dopo l'endorsement di Goldman Sachs, che nella sua ultima analisi, ha evidenziato come “un cambiamento dell’attuale coalizione di governo finirà per aumentare l’incertezza sulla realizzazione del Recovery Fund, il suo impatto sulla crescita e, di conseguenza, il suo sostegno alla sostenibilità del debito”.

 

Tra i grandi sostenitori dell'ex presidente della Banca Centrale Europea c'è senza dubbio Matteo Renzi. I maligni sostengono che appoggiare un governo tecnico sia l'unico modo per il nativo di Rignano di restare dentro la stanza dei bottoni. “Sono ottimista sul fatto che l'aria di crisi sarà cacciata”, afferma l'ex sindaco di Firenze intervistato al Tg5. Dopo le rassicurazioni, arrivano però anche le stoccate, rivolte al suo miglior nemico: Giuseppe Conte. “I 5 stelle sono fuori di testa, sono degli irresponsabili, non si rendono conto che in questa situazione stanno scherzando con il fuoco. Ma io sono ottimista sul fatto che tutti insieme daremo una mano a Draghi e l'aria di crisi sarà cacciata, anche perché Draghi è una persona seria a differenza di Conte”.

 

Il Mostro, il libro nel quale Renzi ha raccontato la propria vicenda processuale, partendo dall'inchiesta sulla fondazione Open, è in testa alla classifica dei più venduti. “Speriamo che i referendum sulla giustizia passino, però hanno tolto quelli principali, che richiamavano gente alle urne: dall'eutanasia alla responsabilità civile dei magistrati. Il quorum è molto difficile, comunque voterò cinque sì”. Infine, un accenno sulla riforma Cartabia. “È  all'acqua di rose. Ormai, temo, dovremo aspettare la prossima legislatura”.

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