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Raggiunto l'accordo sui balneari. Ma la Meloni lo boccia: un esproprio vergognoso

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«Considero l’accordo sui balneari vergognoso. Espropriare 30mila aziende italiane e poi dire a queste persone che il Governo, sulla base di valutazioni unilaterali, deciderà successivamente al voto del Parlamento le regole per gli indenizzi, secondo me, è una grande presa in giro». Così il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. «La posizione che questo Governo ha preso è palesemente spostata verso la necessità di espropriare queste aziende. Domani ragionevolmente ci diranno che la Commissione europea non consente gli indennizzi», ha concluso.

 

 

 

 

La Commissione Industria del Senato ha dato il via libera al disegno di legge sulla Concorrenza. Il nodo dei balneari non è stato superato ma solo rinviato. Toccherà ad un successivo decreto legislativo la definizione delle nuove gare e dei parametri per i risarcimenti che, comunque restano a carico dei subentranti. Confermata la possibilità per i Comuni di ottenere deroghe tecniche fino al termine del 2024, per la chiusura delle gare rispetto al termine del 2023 indicato dal Consiglio di Stato. Si sblocca così l’articolo 2 sulle concessioni balneari, condizione imprescindibile per arrivare all’approvazione del disegno di legge per la concorrenza. Una delle riforme centrali nell’ambito del Pnrr sulla quale il governo aveva preannunciato l’intenzione di porre la fiducia in assenza di un via libera del Senato a un testo concordato entro il 31 maggio.

 

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