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Bruno Tabacci, il Pd e il premier Draghi. Che succede in Lombardia

Gianfranco Ferroni
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Al Nazareno, dove ha sede il Pd, è l’argomento più gettonato: affidare la candidatura a governatore della Regione Lombardia a Bruno Tabacci. «È il politico perfetto», dice un esponente del nord. E un altro ancora: «Ma avete visto ieri che bell’intervento di Bruno è stato pubblicato sul Sole 24 Ore? Era tutto dedicato alla svolta green, con l’idea di poter riuscire a stoccare l’elettricità».

 

 

 

 

Che poi, a leggerlo con attenzione, quello di Tabacci è un piano dove l’energia idroelettrica la fa da padrona, con un giudizio severo sulla situazione del fotovoltaico che permette di scrivere una fiducia incondizionata nei confronti del premier Mario Draghi, che dall'alto della sua autorevolezza «ha impegnato il governo a trovare soluzioni in tempi rapidissimi per superare i ritardi burocratici che frenano da anni il Paese». Una frase che sembra scritta apposta per fare un piacere a Enrico Letta, più che al presidente del Consiglio. 
 

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