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L'Aria che Tira, Marco Tarquinio alza lo scudo contro Mario Draghi: “Noi padroni delle domande, come si permette…”

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Marco Tarquinio si infervora con Mario Draghi. Il direttore de L’Avvenire è ospite della puntata del 3 maggio de L’Aria che Tira, programma tv di La7 che vede Myrta Merlino alla conduzione, e punge il presidente del Consiglio per le parole pronunciate in conferenza stampa in merito all’intervista di Sergej Lavrov, andata in scena domenica sera a Zona Bianca: “Io credo che sia stato scelto l’interlocutore più bravo a procurarsi l’intervista. I buoni rapporti con la Russia li avevano i francesi, i tedeschi, gli spagnoli e gli italiani, gli inglesi no, è un dissidio antico e più manifesto in questi frangenti. Noi giornalisti siamo padroni delle domande, le persone che intervistiamo devono essere responsabili delle risposte e su quelle l’opinione pubblica deve giudicare. Mi pare che Lavrov sia stato giudicato dall'opinione pubblica”. 

 

 

“Poi - rintuzza Tarquinio - che il capo del governo o un segretario di partito si permetta di dire come noi giornalisti dobbiamo fare il nostro mestiere è una cosa lontana anni luce dalla mia concezione della professione che svolgo, non per una gestione sacrale del giornalismo o di intoccabilità, ma perché non può essere chi esercita gli altri poteri che dice a chi fa il nostro mestiere come farlo. Draghi è legittimo che giudichi, l’importante è che non dirami direttive su come fare le interviste, siccome in Italia questo non avviene resto tranquillo. Ieri - conclude orgoglioso il giornalista - ho provato a sostenere i giornalisti russi, sotto l’ambasciata russa, che non possono intervistare Lavrov perché gli hanno chiuso i giornali e l’hanno messi alla porta”.

 

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