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Guido Crosetto, “perché Schroeder e Merkel se ne fregano”. Italia affondata: non tutela mai l'interesse nazionale

Giada Oricchio
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“Prima gli interessi nazionali? Che strano”. Guido Crosetto, uno dei padri fondatori di Fratelli d’Italia, punge il governo Draghi e la maggioranza in merito alla guerra in Ucraina e ai risvolti preoccupanti che sta prendendo. L’ex deputato ha dimostrato di essere un uomo privo di pregiudizi come ha scritto nella sua breve autobiografia su Twitter: “Libero da pregiudizi per convinzione. Garantista per dna, conservatore per nascita, rispettoso per scelta. Oggi uomo libero”. E così esprime le sue opinioni. Sul social, appena acquistato dal miliardario Elon Musk, ha scritto: “Ci raccontano da giorni che la Germania di Schröder e Merkel ha sempre pensato agli interessi tedeschi prima di quelli europei. Pazzesco. Chi l’avrebbe mai detto. Parliamo della Francia di Macron, Hollande, Sarkozy, Chirac? Solo da noi si ha paura di tutelare l’interesse nazionale”.

 

 

La critica garbata, ma non velata, sembra essere rivolta principalmente al presidente del Consiglio Mario Draghi ritenuto troppo appiattito sulle posizioni degli Stati Uniti e della NATO. Crosetto, come la leader di FdI Giorgia Meloni, non nega la necessità di aiutare l’Ucraina a difendersi (“Se i Russi smettessero di combattere domani, finirebbe la guerra. Se gli Ucraini smettessero di combattere domani, finirebbe l’Ucraina” ha scritto qualche settimana fa), ma invita il governo a prendere atto che siamo a un passo da un’economia di guerra: crescita zero, aumento della povertà, della criminalità e delle tensioni sociali.

 

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