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Russiagate, tra Luciano Nobili e Dino Giarrusso volano stracci

Federica Pascale
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Scontro in studio durante la puntata di mercoledì 20 aprile de L’aria che tira, il talk show politico in onda la mattina su La7, tra Luciano Nobili e Dino Giarrusso. Motivo del contendere è l’inchiesta giudiziaria soprannominata Russiagate che indaga sulle sospette ingerenze della Russia nella campagna elettorale americana del 2016 e sulla partecipazione dell’Italia tramite gli ex premier Matteo Renzi e Giuseppe Conte.

Il conduttore Francesco Magnani fatica a mantenere l’ordine in studio e viene aspramente criticato dall’europarlamentare pentastellato che afferma “quel che sta succedendo qui è molto brutto” riferendosi al dibattito che, a suo dire, è squilibrato per mancata professionalità del conduttore e maleducazione dell’interlocutore Luciano Nobili che lo interromperebbe troppe volte. “Mi avete tolto il microfono! – accusa Giarrusso - Francesco, stavo parlando e Luciano Nobili mi ha strillato sopra e tu mi hai tolto il microfono. Questo non è modo, abbi pazienza. Se io non posso parlare perché appena dico una verità scomoda, l’ospite in studio strilla e tu mi togli il microfono, sei scorretto tu. Io l’ho fatta la televisione".

 

 

 

 

Magnani insiste nel far tornare il dibattito sul tema che interessa al pubblico, ossia il Russiagate. I quesiti posti dal deputato di Italia Viva sono tre: “1. Conte ha mentito agli italiani e al Copasir? 2. Davvero ha barattato la genuflessione dei servizi segreti italiani al ministro della giustizia di Trump per un tweet di sostegno? 3. È vero che ha messo a disposizione i servizi segreti italiani, la nostra intelligence, per permettere ad uno Stato straniero di indagare su un ex presidente del consiglio, Matteo Renzi, che avrebbe, ipotesi surreale, truccato insieme a Barack Obama le elezioni in America?”.

Secondo Nobili, è urgente rispondere a queste domande non soltanto per la gravità intrinseca dei fatti ma per definire una volta per tutte “quello che un presidente del Consiglio può fare o non può fare”. Replica un infuriato Dino Giarrusso che non resiste a inserire in ogni risposta una provocazione: “Conte non ha mentito al Copasir che potrebbe reinterrogarlo e magari se anche Renzi andasse al Copasir sarebbe una cosa piacevole.” Risposta che evidentemente non può che richiamare in causa Nobili: “Cosa ci deve andare a fare? Una passeggiata? Ma lo sai cos’è il Copasir?”. Giarrusso continua spiegando cos’è per poi cedere nuovamente alla rabbia: “Tu sei amico dell’Arabia Saudita dove si uccidono i giornalisti!” che chiama il “Ci sono inchieste in corso sui finanziamenti del dittatore Maduro al Movimento 5 Stelle!” del deputato di Italia Viva.

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