Matteo Renzi mette all'angolo Giuseppe Conte: il buco nero e il complotto con gli Usa su Donald Trump
“Barack Obama ed io che organizziamo una truffa elettorale ai danni di Donald Trump? Follia pura. Che nel 2019 qualcuno a Roma possa aver dato credito a tale idea mi sembra gravissimo. Auspico che l’intelligence italiana faccia chiarezza nelle sedi opportune”. Matteo Renzi affida a Twitter la replica all'articolo pubblicato questa mattina dal quotidiano La Repubblica, secondo il quale l'ex premier avrebbe recitato un ruolo importante per boicottare l'esponente repubblicano. “Oggi Repubblica spiega perché ci sono dei buchi neri nella ricostruzione di Giuseppe Conte sulla strana vicenda dell’agosto-settembre 2019, quando gli esponenti dell’amministrazione americana vennero in Italia alla ricerca di un presunto complotto, da me ordito contro il presidente Trump” sostiene il nativo di Rignano nella sua Enews. “Considero una follia questa ipotesi e ancora più folle mi pare chi gli ha dato credito. Ho chiesto chiarezza all’intelligence italiana. E non lo faccio per me, ma per il decoro delle istituzioni italiane”.
Riforma del Csm alla Camera, incognita Italia Viva sulla maggioranza. Viene giù tutto
Parole al vetriolo, alle quali fanno eco le affermazioni del deputato Luciano Nobili. “Quanto rivelato oggi da Carlo Bonini e da Repubblica è inaudito e clamoroso – scrive l'esponente di Italia Viva sulla propria pagina Facebook -. Sul Russiagate l’ex premier Conte avrebbe mentito più volte, anche davanti al Copasir. Avrebbe usato i servizi segreti a scopi personali e politici: mantenere a ogni costo la poltrona. Avrebbe barattato il sostegno di Trump al suo governo con la rivelazione di segreti dalla nostra intelligence. E, come se non bastasse, messo i nostri servizi a disposizione di un altro Paese per attività ostili contro Matteo Renzi. Uno scandalo senza precedenti: una commistione tra attività di intelligence e attività politica del M5S, tra le strutture preposte alla sicurezza nazionale e il destino personale di un uomo e del ruolo che voleva mantenere, a ogni costo. Il Contegate non può più essere taciuto. Nessuno tra Pd e M5S ha qualcosa da dire?”. Una polemica, quella tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte, che pare essere solo alla prima puntata di una serie che ci accompagnerà fino alle prossime elezioni politiche di marzo.
I partiti mollano Draghi: al premier sempre più isolato resta solo il Pd