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L'anatema di Monica Cirinnà su chi mangia l'agnello a Pasqua: "Cannibali". Duello in radio con Clemente Mastella

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Anatema vegetariano sui mangiatori di agnelli pasquali. La senatrice Pd Monica Cirinnà nel giorno di Pasquetta, lunedì 18 aprile, è intervenuta alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora torna a puntare il dito contro i "carnivori"  a cui non vuole mandare messaggi: "Nulla. Ognuno risponde alla sua etica e alla sua morale". 

 

"Chi mangia l'agnello" a Pasqua "è cannibale, l'ho detto e lo confermo. Non si mangiano i figli di altre madri: avete mai visto portare via gli agnelli? Io sì, le pecore corrono dietro ai camion e urlano. Non c'è bisogno di mangiare l'agnello", dice la senatrice. Poco dopo il tema viene sottoposto a Clemente Mastella, sindaco di Benevento, e a sua moglie, la senatrice Sandra Lonardo. Secondo la Cirinnà solo dei 'cannibali' possono mangiare l'agnello? "Dico la verità: sarebbe la stessa cosa per altri cuccioli come il vitello. Alla Cirinnà bisognerebbe spiegare che l'agnello ed il vitello c'erano già nell'ambito della Bibbia. Per cui questa cosa, il non mangiare l'agnello, mi pare una cosa strana", la replica.

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