Fratelli d'Italia vuole imitare Boris Johnson sugli immigrati da portare in Ruanda: soluzione ottimale
Gran Bretagna e Ruanda hanno firmato oggi un accordo che introduce la possibilità di trasferire nel Paese africano i richiedenti asilo che facciano ingresso nel Regno Unito «illegalmente», ad esempio a bordo di camion o via nave, e che sempre nel Paese africano sia accolta la loro domanda di asilo. L’intesa è stata siglata a Kigali dalla ministra degli Interni britannica, Priti Patel, e il ministro degli Esteri ruandese, Vincent Birut, ed è stata contemporaneamente annunciata a Londra dal primo ministro Boris Johnson. Alle persone trasferite verrà fornito aiuto per quanto riguarda alloggio e assistenza sanitaria per un periodo che può arrivare fino a cinque anni, in modo tale che possano poi vivere in Ruanda. L’intesa dovrebbe diventare operativa già nei prossimi mesi. Contestualmente all’accordo il ministero degli Interni ha annunciato che le forze armate prenderanno il comando della situazione delle imbarcazioni di migranti nel canale della Manica già da stanotte, assieme all’agenzia governativa per il controllo delle frontiere.
Ora l'Europa trovi unità anche sui migranti dall'Africa. Sbarchi continui nel silenzio generale
La mossa di BoJo trova d’accordo Edmondo Cirielli, deputato questore della Camera e componente della commissione Esteri in quota Fratelli d’Italia: «L’accordo di partenariato tra Regno Unito e Ruanda prevede che tutti gli immigrati illegali di sesso maschile che arriveranno nel Regno Unito saranno trasportati in aereo nel piccolo Paese africano in attesa che vengano esaminate le loro richieste di asilo. I ministri Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio prendano a esempio il caso britannico e propongano al governo l’adozione di misure simili anche per gli immigrati che arrivano indiscriminatamente in Italia. Dal momento che non si è in grado di gestire la selezione e il controllo dei flussi in entrata, e soprattutto di difendere i confini e di lottare contro scafisti e ong, che spesso prendono accordi sottobanco con i trafficanti di uomini, potrebbe essere una soluzione ottimale mentre vengono vagliate tutte le richieste di asilo, trasportare gli extracomunitari in un altro paese. Certamente migliore - sottolinea Cirielli - di quella di far sostare gli immigrati nei centri di accoglienza, spesso a tempo indeterminato, dai quali sovente scappano, con il rischio di dare ospitalità sul nostro territorio a pericolosissimi criminali o di permettere loro, attraverso l’Italia, di raggiungere altri Stati».
Open Arms, Salvini a Palermo per la nuova udienza: nell'aula bunker teste chiave