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Sicurezza e taser, "perché a sinistra non lo vogliono". Il dubbio atroce di Matteo Salvini, dati inconfutabili

Pietro De Leo
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Il dibattito attorno al taser, dispositivo utilizzato durante le operazioni di polizia per immobilizzare un soggetto pericoloso, prosegue. A Milano, di recente, il Consiglio comunale ha dato il via libera a una sperimentazione per la polizia municipale. Torino, invece, ha detto no, con una maggioranza di centrosinistra divisa di fronte a una mozione presentata dalla Lega. Perché la contrarietà si è assestata su due livelli. Soft per Pd e 5 Stelle, netta, invece, per i “Moderati” e la Sinistra Ecologista. L’assessore Pentero, poi, ha chiuso la questione affermando che l’Amministrazione “non intende avviarne l’utilizzo”.

Le argomentazioni opposte dai detrattori dello strumento si incentrano soprattutto sulla pericolosità per la salute sull’utilizzo dello strumento. E però tutto questo ha alzato d’intensità il confronto, con il leader leghista Matteo Salvini che sul profilo ufficiale social twitta: “Ma perché a sinistra non vogliono il taser?”. E in effetti tutto questo si avvita con alcune questioni intorno all’utilizzo dello strumento, la cui dotazione, per polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, è entrata a regime in 14 città. Come ha spiegato più volte, nelle ultime settimane, il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, i dati finora sono confortanti e in quasi il 90% dei casi basta la semplice vista del taser, senza dover arrivare a sparare il dardo, che il malintenzionato desiste dalle sue azioni.

Un fattore di deterrenza, quindi, più che soddisfacente. Così come non va sottovalutato il fatto che, nella fase di preparazione dei protocolli di utilizzo (passaggio di un percorso iniziato con Matteo Salvini al Viminale), il lavoro si è svolto in piena sinergia con il ministero della Salute. Questo a sottolineare l’attenzione massima preventiva per la tutela dell’incolumità di chi viene colpito e da eventuali effetti collaterali. Il tema, evidentemente, è un altro: esiste un approccio ideologico di certa sinistra che, probabilmente, vorrebbe il persona in divisa lasciato in strada ad affrontare la microcriminalità a mani nude. E magari con il volumetto del Galateo infilato nella fondina. 

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