L'università di Silvio crea il panico in Forza Italia: "Ci rimpiazza con gli studenti"
Ancora panico in Forza Italia. Prima la "fissa" era "l’Altra Italia", il nuovo soggetto moderato per dare spazio all’Italia del non voto, formata dai tanti italiani delusi dal teatrino della politica. Ora il chiodo fisso di Silvio Berlusconi è l’Università della libertà, un suo vecchio pallino (coltivato dal 2007) e chiamato oggi "Universitas Libertatis", lanciato ai primi di marzo a Villa Gernetto grazie alla collaborazione dell’imprenditore livornese Stefano Bandecchi, fondatore dell’Unicusano, che mette a disposizione la sua piattaforma on line. Un progetto che il Cav considera una «iniziativa unica, straordinaria», perché «lancia un’idea politica nuova, quella del politico professionista», come lui stesso scrive in una lettera riservata inviata qualche giorno fa a tutti i parlamentari azzurri.
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Peccato che la nuova infatuazione dell’ex premier, raccontano all’Adnkronos, avrebbe creato fibrillazione nel partito, aprendo un vero e proprio dibattito interno. Non pochi si interrogano sulle ragioni di tanto interesse del leader per un ateneo telematico, con tanto di master politico per formare la classe dirigente del futuro. C’è chi arriccia il naso di fronte all’attivismo di Bandecchi, c’è chi è allarmato da tanta pubblicità (nella missiva Berlusconi chiede di promuovere sui social l’Università liberal, annuncia la nascita delle "Officine della Libertà" che ricordano ai più i "Circoli della Libertà" e lancia una campagna promozionale a tamburo battente nelle tv nazionali dal 27 marzo al 9 aprile, in stile ’94) e chi teme che dietro ci sia qualcos’altro, magari la nascita di un nuovo movimento.
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Non un vero e proprio partito, ma quasi. Ma di fronte a tutti queste preoccupazioni c’è chi minimizza e invita la cautela, ricordando che si tratti di uno dei tanti "amori del presidente" e, per questo, invita a non dare troppa importanza a tanto battage mediatico. Una cosa è certa: da mesi il presidente di Fi parla di questa "Frattocchie azzurra", ma hanno colpito i toni usati nella lettera: «Oggi l’uomo del fare può diventare l’uomo del sapere per essere lo statista del domani. Ritengo quindi importante e direi necessario che ogni componente di Fi si faccia partecipe dell’Universitas Libertatis promuovendola su tutti i social» sino a «renderla la più importante novità di questa stagione politica». E ancora: «È un’iniziativa di grande rilievo, aperta a tutti i cittadini che si sentono cristiani, liberali, garantisti, europeisti, atlantisti».
Non è passato inosservato, poi, il fatto che nel programma della "due giorni" organizzata da Fi il prossimo week end a Roma (con intervento finale di Berlusconi sabato alle 17), dove si parlerà anche del partito del futuro, manchi, almeno per ora, proprio un "tavolo" sull’università e la formazione.