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Russia-Ucraina, gli italiani gelano Draghi sulla spesa militare. E nel sondaggio di Mentana si rivede il M5s

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Il premier Mario Draghi va avanti con la linea della fermezza ribadendo l’intenzione del governo di portare la spesa militare al 2% del Pil. L'attacco militare della Russia all'Ucraina ha compattato l'Europa nel sostegno a Kiev e la condanna a Mosca, ma come viene considerato dall'opinione pubblica italiana l'aumento delle spese in armamenti? A dare una risposta all'interrogativo, lunedì 28 marzo, è il consueto sondaggio di Swg presentato da Enrico Mentana al Tg La7. 

 

Ebbene, il risultato del primo quesito è piuttosto sorprendente. La domanda è al "negativo": all'intervistato viene chiesto se condivide la frase "non è giusto che l'Italia aumenti le spese militari al 2 per cento del Pil, ci sono altre vie per difendere gli Stati e le popolazioni". Ebbene, il 54 per cento dei "sondati" si dice d'accordo con l’affermazione, ossia no all'aumento delle spese militari. Entrando nel merito del colore politico degli intervistati, sostiene questa visione il 61 per cento di elettori della Lega, , il 63 per cento del M5s, il 52 per cento del Pd e il 40 di FdI. A favore dell'aumento della spesa è solo il 34 per cento degli intervistati, con una fetta maggiore di elettori del partito di Giorgia Meloni: 55 per cento. 

 

Per quanto riguarda l'andamento dell'orientamento di voto ai partiti, il dato che si nota è una calo per le prime forze del panorama politico. Fratelli d’Italia si conferma il primo partito con il 21,6 per cento nonostante ceda due decimali. Segue il Partito democratico: 21,1 per cento ma mezzo punto in mezzo rispetto a sette giorni fa. Perde lo 0,4 per cento la Lega, terza forza politica del panorama. Cresce a sorpresa, dopo settimane di caduta libera, il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte che in virtù di un balzo dello 0,5 per cento si attesta al 13,4 per cento. Un segnale di risveglio che potrebbe essere legato a quanto visto nel sondaggio che decreta il no della maggioranza degli italiani all'aumento della spesa militare, sottolinea Mentana. 

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