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Alla pace non si arriva con l'aiuto delle armi. Gianluigi Paragone mette a nudo tutti gli errori di Mario Draghi

Gianluigi Paragone
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In un giorno e mezzo Mario Draghi ci sta dicendo che vuole la pace, che però vuole dare più armi alla resistenza ucraina e che vede già l'Ucraina in Europa. In quella Europa che ovviamente nell'emergenza della guerra deve compiere il salto e dotarsi di una identità di difesa comune. Esattamente come è successo coi vaccini - ha detto il Governatore - dobbiamo avere la stessa lungimiranza per la difesa, cioè armi e strumenti militari in generale. E perché mai, scusate? Quando gli italiani avrebbero dato una delega di questo segno? Quando gli italiani avrebbero chiesto di rinunciare ad un altro pezzo di sovranità per rafforzare l'Europa militare? Quando? Io ricordo che Movimento Cinquestelle e Lega avevano nei rispettivi programmi elettorali ben altri punti; punti che ci inquadravano in una legislatura sovranista. In questo parlamento una fetta importante di deputati e senatori ha preso i voti dicendo cose ben diverse da quelle che stanno concretizzando sotto le insegne del draghismo. Inviare altre armi, poi... Non ho mai visto un negoziatore armare una delle due parti e poi essere credibile nel processo di mediazione.

 

 

Se davvero vogliamo fermare questo conflitto e se davvero vogliamo che lo stesso non si allarghi, allora sarebbe bene tessere con pazienza. E senza la muscolarità che Draghi ha esibito in aula. Tanto i muscoli di Draghi sono dopati: lo sanno tutti. Oggi Putin ha detto che vuole che il gas russo - quel gas che al momento non ha fatto venire meno nemmeno di una goccia; né a noi europei né agli ucraini - sia pagato in rubli. Non so cosa faranno, di sicuro so che il rublo nel mese di guerra da una perdita del 42% sull'euro nelle prime due settimane ha recuperato il 32% nelle ultime due: questa rivalutazione fa capire che le sanzioni non centrano l'obiettivo penalizzante. Allora domando: Draghi e il governo cosa vogliono fare? Il «Con l'Ucraina senza se e senza ma» prevede il blocco del gas? Lo dicano agli italiani. Vadano in tv e dicano: Non compriamo più gas russo e pazienza se famiglie e pmi dovranno ripensare le proprie economie. La Germania non lo farà. L'Italia di Draghi?

 

 

A proposito di domande, Draghi potrebbe farsi spiegare dal suo ministro Di Maio come mai abbiamo pagato oltre tre milioni di euro al personale medico e militare mandato dalla Russia all'inizio dell'emergenza Covid? Oltre tre milioni per avere mascherine, tamponi e altro materiale sufficienti per un giorno di pandemia. Ce lo deve spiegare anche Draghi visto che sta saldando ora parte di quel conto. O fa lo gnorri come coi soldi dei derivati? Ultima nota (che svilupperemo nei prossimi giorni): davvero pensano che l'entusiasmo solidaristico degli italiani basti per un popolo in fuga? Davvero pensano che oltre 10 milioni di sfollati - numero destinato ad aumentare - possa essere smaltito da una Europa che sui flussi migratori non ha mai trovato una linea comune? Anzi se ne è bellamente fregata?

 

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