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«Nozze» da favola per Silvio Berlusconi e Marta Fascina: la promessa d'amore e l'elogio a Matteo Salvini

Dario Martini
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Silvio Berlusconi intona O mia bela Madunina, mentre Fedele Confalonieri lo accompagna al pianoforte. Come ai vecchi tempi, quando si esibivano nei night e nelle balere. Poi è la volta di Gigi D'Alessio, che canta Malafemmena e 'O sarracino di Carosone. In prima fila, gli amici e i collaboratori di una vita: Marcello Dell'Utri, Adriano Galliani, Gianni Letta, Niccolò Ghedini. «È stato molto divertente», racconta Vittorio Sgarbi, uno dei pochi invitati alle "nozze non nozze" in cui il Cav si è scambiato promessa d'amore eterno con Marta Fascina. Un rapporto così «profondo e solido - per usare le parole dello stesso Berlusconi - che non c'è bisogno di formalizzarlo con un matrimonio». Anche se una cerimonia simbolica si è tenuta ugualmente nella piccola cappella all'interno della residenza settecentesca. Oltre ai figli e ai nipoti (unico assente Pier Silvio, pare in quarantena) la lista degli invitati a Villa Gernetto, a Lesmo, in Brianza, è ristrettissima. C'è il medico del Cav, Alberto Zangrillo, l'ad di Fininvest, Danilo Pellegrino, e quello di Publitalia, Stefano Sala. Pochi i politici. Ci sono solo i parlamentari di Forza Italia Licia Ronzulli, Anna Maria Bernini, Antonio Tajani e Valentino Valentini. E gli alleati? C'è Salvini, ma manca la Meloni. «La leader di Fratelli d'Italia era assente? Non c'entra nulla la politica. Con Matteo ha un buon rapporto, si saranno sentiti e Berlusconi gli avrà detto di passare. Non c'è nulla di politico», dice Paolo Barelli, rimasto a casa perché positivo al Covid. «Marta è una ragazza perbene, so che c'è un affetto vero e sincero - aggiunge a LaPresse il capogruppo azzurro alla Camera - È una fan di Berlusconi da quando ha 16 anni, è andata alle manifestazioni con la bandiera del partito, e ora ha realizzato questo sogno, da appassionata di Forza Italia e sostenitrice di Berlusconi ne è diventata la compagna».

 

 

A regalare un retroscena significativo è sempre Sgarbi, raggiunto telefonicamente dall'AdnKronos: «Da Berlusconi non c'è stato alcun riferimento all'attualità politica né italiana né straniera. Tolti quelli della sua corte, le persone esterne saranno state una decina. Salvini è stato definito da lui il politico più coerente, la persona più trasparente nei rapporti politici. Il Cav ne ha elogiato l'onestà, ma non nel senso in cui la intende Di Pietro: mi riferisco alla chiarezza. Berlusconi ha detto che Salvini è il più affidabile dei politici italiani». Chi vuole intendere, intenda. Tornando al «quasi matrimonio», la location è da favola. Spettacolari giochi d'acqua sprizzano dalle fontane circondate dalle centocinquanta statue dei giardini all'italiana. La musica dei violini rende l'atmosfera magica. La "Sala dei passi perduti", il cui nome sembra uscito dalle Mille e una notte, è il posto perfetto per iniziare a degustare il menù preparato dal ristorante tristellato "Da Vittorio". L'antipasto offre mondeghili di vitello al limone con crema di sedano rapa; due i primi: gnocchetti di ricotta e patate allo zafferano, e paccheri alla Vittorio; per secondo, tagliata di manzo al vino rosso con patata fondente e crema di carote alla caramella. Il tutto accompagnato da due Pinot Aneri: un bianco del 2020 e un nero del 2018, ma anche un rosso Cantalupa Monzio Compagnoni e, a chiudere, un moscato passito Faber.

 

 

Poi ci sono loro, gli sposi. Silvio elegantissmio in completo Armani blu con mughetto all'occhiello. Marta con un abito nuziale in pizzo francese color avorio realizzato appositamente dallo stilista Antonio Riva, lo stesso che ha vestito Veronica Lario alle nozze di Luigi Berlusconi (il figlio puù piccolo del Cav) e Federica Fumagalli. Davanti alla torta a tre piani, come i tre anni del loro fidanzamento, il leader di Forza Italia prende la parola per «ringraziare il Cielo di avergli dato una donna che gli vuole bene». Ma non può mancare un accenno all'Ucraina: «Oggi troviamo un po' di svago in un momento buio, cupo, per questa guerra - le sue parole - Speriamo che si concluda presto e si possa tornare al buonsenso e allo spirito di Pratica di Mare». Era esattamente vent' anni fa, quando l'allora presidente del Consiglio riuscì nell'impresa di mettere d'accordo Stati Uniti e Russia. La foto della stretta di mano tra Bush e Putin, con Berlusconi al centro, è rimasta nella storia. Qualcuno disse che la Guerra Fredda finì davvero solo allora.

 

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