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Il senatore Bagnai (Lega) paragona l'Ue ai nazisti e scoppia il putiferio

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Nel suo intervento al Senato Alberto Bagnai della Lega paragona l'invasione nazista della Polonia al processo di unificazione dell'Unione Europea. E scoppia il putiferio.

«In un afflato europeista il 1 settembre 1939 la Germania invase la Polonia perseguendo a modo suo, diverso nelle forme ma non nella sostanza, l’obiettivo di una unificazione del Continente a suo uso e consumo». Queste le parole del senatore della Lega intervenendo in Aula al Senato durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia alla manovra.

«L’aperto disprezzo che il presidente del Consiglio dimostra per le istituzioni non ci stupisce» perché è «parente stretto di quello che dimostrò per la cultura quando parlò di artisti che ci fanno divertire: forse considera anche noi dei giullari». È l’esordio in Aula dell’intervento del senatore Alberto Bagnai per annunciare il voto per la Lega sulla Manovra. «Diamo torto a chi ciancia di un’Europa cambiata» nella solidarietà, ha anche sottolineato.

«Nel suo intervento al Senato, il senatore della Lega Alberto Bagnai ha paragonato l’invasione nazista della Polonia al percorso di unificazione dell’Ue. Un parallelo vergognoso e inopportuno. Forse il senatore dovrebbe rileggere i libri di storia». Così su Twitter la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova.

«È allucinante questo paragone - fatto dal senatore Bagnai, intervenuto in Aula a nome della Lega - tra l’Unione Europea e l’invasione tedesca della Polonia nel 1939. Salvini e la Lega dovrebbero prendere le distanze alla velocità della luce da posizioni così demenziali. Purtroppo per questo Paese, temo proprio che non lo faranno...». Lo scrive su Facebook il viceministro dell’Economia Antonio Misiani.

«Paragonare l’Europa che affronta la pandemia con il Recovery, alla Germania nazista che invase la Polonia nel 1939, è una delle ultime perle confezionate dalla Lega. L’improvvido oratore è il senatore Alberto Bagnai, l’ideologo del partito di Salvini, nella sua dichiarazione di voto sulla legge di bilancio. Le follie della Lega non smettono di stupire». Lo afferma il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.

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