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Un regalo di Natale? Il trasloco. Così la Meloni sfotte Conte

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Giorgia Meloni, è stata ospite telefonica a Un giorno da pecora, e ha ironizzato sui regali di Natale che donerebbe ai suoi alleati del centrodestra ed al premier Giuseppe Conte.

Insomma, il Natale si avvicina e la leader di Fratelli d’Italia ha ben pensato a cosa regalerebbe ai nostri politici italiani. “Berlusconi l’ho sentito un paio di giorni fa. L’ho trovato bene. Cosa regalerei a lui e Salvini? Elezioni e un nuovo governo di centrodestra”. Sembrerebbe che la Meloni abbia le idee chiare su come il 2021 sarebbe un anno migliore per il nostro Paese.

Infatti alla domanda su cosa regalerebbe a Giuseppe Conte ha risposto: “Un grande scatolone vuoto, per fare il trasloco”, affermazione ironica ma pur sempre con un fondo di verità per la leader.

Infatti, sappiamo tutti che ora il Governo si trova in equilibrio instabile e il partito di Fratelli d’Italia sembra crescere sempre di più. Alle prossime elezioni potrebbe registrare una grande percentuale di consensi da parte del popolo italiano. “Se cade il governo meglio, aspettiamo di vedere se cade. Sono disarmata dal fatto che ci sia gente che mentre abbiamo milioni di italiani in ginocchio stanno a fare le riunioni su rimpasto, servizi segreti, partecipate, etc. Si perde la calma”.

Prosegue Giorgia Meloni: “I voti di Fratelli d’Italia per difendere Conte non ci saranno mai e non ci sono mai stati. Se servono i voti per mandare a casa Conte ci sono. Dopo di che, se dovesse cadere Conte, l’unico scenario possibile è quello delle elezioni. Non ci sono i voti per governi con il Pd, con il Movimento 5 stelle, con la sinistra”.

Oggi ricorre l’ottavo anniversario dalla nascita di Fratelli d’Italia, che ora è la terza forza politica del Paese. Già all’inizio dell’anno il partito aveva il 10,7% dei consensi, oggi supererebbe il 16%, un’enorme crescita di circa 5 punti e mezzo. Numeri che hanno visto un innalzamento anche grazie alla carica a presidente dei Conservatori Europei che raggruppa più di 40 partiti occidentali.

“In un mondo di gente che punta a diventare qualcuno – conclude – noi vogliamo solo rimanere noi stessi. Meritare il rispetto, ancora prima del consenso, da parte del nostro popolo. Dare ragione alle nostre idee, con dedizione e profondità”. Prosegue: “Dimostrare che la politica può essere tensione verso l’alto e verso l’altro, e non necessariamente inginocchiarsi a terra. Lo abbiamo fatto tutti insieme, e ciascuno era indispensabile, perché, come direbbe Mowgli, la forza del branco è il lupo, la forza del lupo è il branco”.

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