Bomba di Emiliano dalla d'Urso: cosa c'è dietro il lockdown di Natale. Quello che Conte non dice
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ospite di Barbara d'Urso e Pomeriggio 5 rivela le vere motivazioni dietro all'annunciata stretta di Natale in arrivo da parte del governo del premier Giuseppe Conte.
"Evidentemente hanno pensato, secondo me giustamente, che visto che tra il 24 dicembre e il 7 gennaio c’è un sostanziale rallentamento di tutta la vita e che quindi c’è il rischio di avere movimento e aggregazioni di persone per ragioni non essenziali, di dare un’ulteriore botta all’abbassamento della curva mandando in rosso" l'Italia, ha detto il governatore del Pd. Una scelta presa "non applicando i criteri ma con una decisione politica", continua Emiliano, "hanno chiesto a noi cosa ne pensavamo e noi, che non abbiamo più il controllo delle politiche per abbassare la curva ma gestiamo solo gli ospedali, siamo stati abbastanza contenti perché era l’unico modo per non rischiare dal 7 gennaio in poi una esplosione".
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La decisione politica ha un fondamento ben preciso. "A gennaio dovremmo, in teoria, riaprire le scuole, gestire l’ondata di influenza ordinaria, gestire la vaccinazione di migliaia di persone e gestire una zona gialla - spiega il governatore pugliese - Perché immagino che al 7 gennaio, se riapriremo le scuole, si riaprirà tutta la società. Una botta terribile che potrebbe scatenare la terza ondata. Quindi stanno provando ad abbassare la curva per poter tentare di affrontare a gennaio una ripresa delle attività che non mi convince affatto". Fosche previsioni, quelle di Emiliano, mentre il governo appare sempre più in confusione sulla gestione del Covid-19.