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Conte scappa dal processo a Salvini

Francesco Storace
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Non è esattamente quella che si dice una bella figura.
La notizia che all’udienza fissata da tempo per domani Giuseppe Conte non si presenterà è sorprendente. Sembra una fuga. Conte deve testimoniare all’incredibile udienza preliminare contro Matteo Salvini per la nave Gregoretti e fa sapere ai giudici che se vogliono ascoltarlo devono concordare con lui una data per andare a Roma.
Il che sa molto di casta. È una prerogativa del premier, ma ai più sembra un escamotage per non rispondere a domande scomode. E un testimone - a differenza di un imputato - ha l’obbligo di dire la verità se non vuole rischiare di essere indagato a sua volta.
Conte teme che emergano le sue responsabilità nella gestione del caso dei clandestini a bordo della Gregoretti. E per questo è alla ricerca della via d’uscita.
Ma tanto, prima o poi, anche lui dovrà spiegarsi di fronte ad un magistrato e agli avvocati di parte. Quel giorno arriverà assieme alla verità. Perché in quell'udienza preliminare non varrà solo la parola del premier.

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