Bomba sulla task force di Conte. Perde due ministre? Il governo trema sul Recovery fund
Giornata campale per il governo di Giuseppe Conte e per il futuro del premier stesso. Oltre al voto sulla revisione del Mes incombe sulla testa di Giuseppi la fronda interna alla maggioranza contraria alla "cabina di regia" per il Recovery fund, l'ennesima task force che esautora il Parlamento in decisioni cruciali per il Paese come l0uso dei fondi europei per la ripresa dalla crisi Covid.
La ministra delle Pari opportunità ed esponente di Italia Viva, Elena Bonetti, ospite a Radio Capital lo ha detto chiaro e tondo: "Se non si ritira la task force, io e la ministra Teresa Bellanova siamo pronte alle dimissioni. Per essere al servizio dell’Italia serve collaborazione per progetti concreti di rilancio. Ma serve farlo con il governo. Io ho giurato sulla Costituzione italiana, che prevede un processo democratico che deve essere tutelato. Nel momento in cui non fossi messa nelle condizioni di rispettare questo giuramento, anche per coscienza personale, sì sarei pronta anche a dimettermi. Così 'Il recovery plan' definirà la vita degli italiani per i prossimi 30 anni ed è al Parlamento che il governo deve rendere conto. La regia di questo progetto deve essere in mano al governo".
Il trucco di Conte & Co. Ecco perché il governo farà ricorso al Mes
Quanto al Mes, per Bonetti "il voto di Italia viva ci sarà se la posizione del governo resterà europeista. Precludere oggi di accedere al Mes per questioni ideologiche è dannoso non per Italia Viva, ma per il paese. È evidente che quei miliardi ci servono per dare una risposta ai cittadini".
La ministra Bonetti è pronta a dimettersi? "Se ne assumerà la responsabilità, come il suo partito. Trovo indecente che si discuta di alchimie politiche con il paese in questa situazione", è il commento del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ad Agorà su Rai 3.