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Basta conferenze fake. Furia di Italia viva su Conte: show indecente

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Basta conferenza stampa "fasulle". Quelle del premier Giuseppe Conte sono "show televisivo orchestrato per impedire vere domande, per impedire una vera interazione con i giornalisti, per impedire ai cronisti di fare davvero il loro lavoro, come invece succede nelle conferenze stampa presidenziali di tutti gli altri paesi democratici. Si pensi alla serietà dei briefing giornalistici alla Casa Bianca", è l'allarme di Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e membro della Commissione di vigilanza Rai.

"L’Ordine dei Giornalisti, la Fnsi, l’Associazione stampa parlamentare, l’Agcom dovrebbero valutare come trovare un luogo per discuterne perché lo spettacolo indecente dell’altra sera, quando 'si è toccato il fondo' come ha scritto Lavia (giornalista del Dubbio, ndr), non deve più ripetersi", scrive Anzaldi sul suo blog su Huffington Post. 

"C’è il dubbio che in particolare sul servizio pubblico Rai si sia superato ogni livello di decenza. Ho presentato due esposti all’Agcom nei giorni scorsi per chiedere se sia accettabile che il Tg1, unico tg in Italia a farlo, decida di aprire quasi tutti i giorni con il presidente del Consiglio, a prescindere se faccia notizia o meno. Ho chiesto se i toni utilizzati dal Tg1, spesso da Istituto Luce, siano compatibili con un’informazione da servizio pubblico. Ancora attendo risposta. Intanto aggiungo una domanda: è possibile che ormai da mesi, tutti i giorni, lo stesso Tg1 utilizzi nei servizi sul presidente del Consiglio immagini che sembrano autoprodotte da Palazzo Chigi, forse risalgono addirittura a gennaio-febbraio, su Conte dentro al suo ufficio, mentre corre nei corridoi, mentre finge di scrivere o lavorare?", scrive Anzaldi che attacca: "Credo che sia opportuno che il Parlamento discuta di questo e discuta anche della tutela dell’indipendenza delle agenzie di stampa".

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