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Domenico Arcuri sfila un direttore a Bonomi. Maretta in Confindustria

Domenico Arcuri

Gianfranco Ferroni
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Dell’argenteria della Confindustria di Carlo Bonomi è sparito un altro elemento di valore. Dopo Marcella Panucci, che ha lasciato la direzione del sodalizio per un posto governativo (anche se la poltrona attesa da mesi nel ministero guidato da Stefano Patuanelli è ancora occupata, tanto che nel frattempo Panucci ha accettato la nomina a consigliere d’amministrazione di Widiba, la banca telematica e di consulenza finanziaria controllata dal Monte dei Paschi di Siena), è l’uscita di Andrea Bianchi che sta scontentando l’ambiente confindustriale.

Apprezzatissimo da tutti, Bianchi era il direttore delle politiche industriali, e ora è passato ad Invitalia come responsabile della pianificazione strategica e delle politiche industriali (non c’è dubbio, per l’acquisto effettuato Domenico Arcuri merita, per una volta, un applauso). Un personaggio di capacità non comuni e di ottime relazioni, a cominciare da quelle con tutti i ministri dell’Industria dell’ultimo decennio (in particolare Pier Luigi Bersani). Chi va a cercare sul web le partecipazioni di Bianchi ai convegni, non può non notare le presenze accanto a Bernardo Mattarella, quando quest’ultimo era responsabile incentivi e innovazione di Invitalia. «Da viale dell’Astronomia al governo dei Cinque Stelle, si va in orbita», dice un imprenditore che conosce le stanze della sede dell’Eur come le sue tasche...
 

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