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La fidanzata di Conte con la scorta perché "turbata"

Dario Martini
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Ci sono almeno tre "bucce di banana" su cui è scivolato il premier Giuseppe Conte negli ultimi mesi e su cui non è ancora stata fatta piena chiarezza. In tutti e tre i casi è sempre lo stesso copione: gli italiani costretti a sottostare alle rigide regole stabilite dal premier e lui, il presidente del Consiglio, o la sua compagna Olivia Paladino, che potrebbero aver aggirato tali divieti, nonostante abbiano assicurato categoricamente che non lo hanno mai fatto.

Partiamo dalla scorta di Conte che ha accompagnato la Paladino con l’auto di servizio. Caso di cui ieri è stata chiamata a fare chiarezza anche la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in risposta ad un’interrogazione del deputato della Lega Alessandro Morelli. I fatti risalgono al 26 ottobre. La Paladino si trova in casa con il premier. Ad un certo punto esce fuori e scopre che ad attenderla c’è una troupe de Le Iene. Scappa in un supermercato vicino. In mano ha un borsone che consegna a un dipendente del negozio. Le Iene la inseguono. Lei però riesce a seminarle con l’aiuto della scorta che la riaccompagna a casa. La Lamorgese ha confermato questi fatti, spiegando che la Paladino era «chiaramente turbata» dalle «insistenti domande» de Le Iene. Sarebbe stato proprio a causa di tale turbamento che gli agenti hanno provveduto «ad accompagnarla verso l’abitazione, distante poche decine di metri, dove peraltro in quel momento si trovava il presidente del Consiglio». La ministra, però, non spiega perché la compagna del premier si sia disfatta del borsone che - conferma Lamorgese - «ha consegnato ad uno dei titolari dell’esercizio commerciale e non ad un operatore del servizio di tutela». Il sospetto, non chiarito, è che quella fosse la borsa utilizzata abitualmente per andare in palestra. Ma le palestre erano state appena chiuse dal dpcm del suo compagno. Quindi, dove stava andando la Paladino con il borsone della ginnastica se le palestre sarebbero dovute essere tutte chiuse? È per quel motivo che se ne è liberata?

La seconda "buccia di banana" è quella del caso di Achilli al Parlamento. L’enoteca in via dei Prefetti dove la coppia presidenziale si sarebbe recata il 31 ottobre. Una donna avrebbe raccontato di averli visti all’interno del locale che sarebbe dovuto essere chiuso sempre in base alle stesse regole volute da Conte. Palazzo Chigi ha smentito categoricamente. Le Iene, però, sarebbero in possesso di una telefonata - mai andata in onda perché il giornalista non si sarebbe qualificato - in cui un addetto dell’enoteca confermerebbe la presenza di Conte e consorte nel locale quella sera. A chiedere di fare piena luce su questi fatti è la senatrice Gabriella Giammanco: «Dalla compagna del presidente del consiglio beccata al supermercato con la scorta, alla "voce" di una cena in un ristorante romano (l’enoteca Achilli) aperto giustapposta per la coppia presidenziale mentre il dpcm diramato dallo stesso Conte chiudeva alle 18 del pomeriggio tutti i locali del Belpaese. Fatti che, se provati, non potrebbero non far discutere».

Come ha fatto discutere lo scoop de Il Tempo del 10 ottobre con la foto di gruppo di Conte e Paladino al ristorante Benito al Bosco a Velletri, rigorosamente senza mascherina e senza il necessario distanziamento, immortalati accanto al proprietario del locale e ad altre persone. Foto pubblicata sul profilo Facebook del titolare e fatta prontamente sparire su richiesta di Palazzo Chigi che, anche in questo caso, ha smentito: «Quello scatto risale al 17 settembre». Non resta che accettare tale spiegazione e credere alla stravaganza del proprietario di Benito, che ha pubblicato la foto tre settimane dopo aver accolto l’illustre coppia.

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