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Palazzo Chigi non dà risposte sul piano anti-pandemia

Gianluigi Paragone
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Parto dalle parole del ministro Roberto Speranza in aula: «Non bisogna perdere la memoria». Lo aiuterò. Cominciando con il confessare che ero curioso di vedere con che faccia si sarebbe presentato dopo la puntata di Report. La sua, che sciocco. Quella di un ministro che scrive un libro il cui titolo - Perché Guariremo - che lo riempie di ridicolo tanto da nasconderlo; un libro scritto con l’inchiostro simpatico che viene ritirato dagli scaffali, dopo averlo stampato e diffuso. Complimenti davvero perché Speranza è l’unico autore che riesce a farsi stampare un libro per non essere venduto. A proposito questo scherzetto chi lo ha pagato? Gli amici compagni della Feltrinelli? Chi? A casa mia questo sarebbe un danno economico.

A Speranza evidentemente il genere letterario "fantasma" deve piacere molto perché si stanno prostrando ai colossi farmaceutici con contratti segreti, contratti invisibili ai più, e per quel che si sa tutti sbilanciati a favore di Big Pharma. Lo fa l’Europa?, si difendono. Appunto, lo fanno fare a quell’Europa compare delle multinazionali. Intanto il governo che fa? Fa come il palo della banda dell’Ortica. Nel discorso alle Camere Speranza ha sciorinato numeri e tempi come fosse - absit iniuria verbis - un agente di Pfizer, Moderna e compagnia varia.

A me non interessa quante dosi stiano comprando: a me interessa vedere i contratti firmati con queste multinazionali del farmaco, vederli senza limitazioni dalla prima all’ultima riga. Perché noi siamo eletti dai cittadini italiani non dai manager delle multinazionali o dalla fondazione Bill and Melinda Gates. L’ho detto in aula a mo’ di sfida: «Provateci a rendere obbligatori i vaccini, o a emettere patentini, senza che questo parlamento non abbia visto i contratti. Provateci e vi promettiamo una resistenza che nemmeno vi sognate».

«Non bisogna perdere la memoria», ha detto Speranza. Ma a quale memoria fanno riferimento? Alla memoria delle informazioni che diramano con arbitrio menzognero? Il parlamento deve conoscere il documento stilato da alcuni ricercatori dell’Oms che l’ex direttore del ministero della Sanità oggi in forze come numero due di Tedros, Ranieri Guerra ha fatto togliere di mezzo come ha chiaramente provato la trasmissione Report: in quel documento si denunciano le gravi responsabilità sue personali e del ministero di Speranza. L’Italia non aveva un piano pandemico (a meno che non ci vogliano prendere in giro con i vari copia e incolla già sbugiardati dai giornalisti di Ranucci); per questo hanno "brigato" con Ranieri Guerra per impedire che i cittadini sapessero delle mancanze governative. Non hanno protetto gli italiani, hanno sottratto il diritto costituzionale alla salute e poi per proteggere il sistema di palazzo hanno tolto altre libertà e diritti costituzionali, dalla libertà di circolazione al diritto al lavoro e a fare impresa.

Non solo. Stanno intaccando anche il diritto a una giustizia autonoma, perché con l’atteggiamento di chi fa il palo il governo impedisce nei fatti alla procura di Bergamo - che indaga per epidemia colposa - di interrogare il personale Oms scomodo: Speranza e Di Maio hanno ricevuto una lettera imbarazzante dell’Oms che oppone l’immunità diplomatica per il suo personale, tutto eccetto il solito "amico" Ranieri Guerra. Il ministro della giustizia Alfondo Bonafede non ha niente da dire? Fa lo gnorri anche lui? Ranieri Guerra ha tutte queste coperture perché sta coprendo lui stesso, il ministero della Salute e il governo. Hanno barattato le vite di 50mila cittadini italiani in cambio del silenzio su un dossier che dice la verità sulle colpe programmatiche dell’esecutivo; hanno barattato le vite di 50mila italiani in cambio di un video marchetta dell’Oms a cui hanno appena versato un obolo di 10 milioni. Altro che colpevolizzare i cittadini che hanno fatto shopping o i commercianti per i negozi aperti o i ristoratori perché chiedono di poter lavorare. Qui si sta scaricando ancora una volta sui cittadini un peso di responsabilità che è asimmetrico rispetto agli errori madornali di Speranza e della sua struttura.

Al ministro auguro di vivere gli stessi tormenti notturni dell’Innominato e di pentirsi rassegnando le dimissioni. Ma un ministro che copre la verità non vuole pentirsi. E i tormenti notturni gli fanno un baffo. Il documento eliminato dall’OMS e da Ranieri Guerra sotto lo sguardo complice di Palazzo Chigi deve arrivare in aula, dev’essere portato a conoscenza del parlamento. È inammissibile che l’arroganza dell’Oms impedisca all’aula di avere informazioni precise su quel Paper così imbarazzante da ordine nell’oscurità trame e pressioni. Senza verità e senza trasparenza c’è solo la propaganda sulla pelle degli italiani. Basta segreti, basta menzogne. Vogliamo la vera verità sui morti del Covid.
 

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