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Morra aggrappato alla poltrona, Salvini col bazooka: è una sciagura, si fa scappare pure Nordio

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Oltre al danno la beffa per gli italiani. Matteo Salvini punta il dito contro le "sciagure" causate da Nicola Morra che non si dimette, come invece chiesto da più parti per le dichiarazioni choc sulla defunta governatrice della Calabria Jole Santelli, dalla carica di presidente della commissione parlamentare anti-mafia. 

“Le vergognose parole di Morra su Jole Santelli e sui malati oncologici avrebbero dovuto provocare le dimissioni immediate del presidente della Commissione Antimafia. Invece lui resta aggrappato alla poltrona (alimentando un imbarazzo che ferisce le istituzioni e favorisce i clan) e ora rischiamo di perdere una personalità come Carlo Nordio che medita di lasciare il ruolo di consulente Antimafia", dichiara il leader della Lega - Morra è una sciagura che si fa scappare un magistrato esperto e specchiato, si dimetta immediatamente. Meno Morra, più Nordio”, è l'attacco di Salvini all'esponente del Movimento 5 stelle. 

 

Nordio è un magistrato di lungo corso, già Procuratore Aggiunto di Venezia e titolare dell'inchiesta sul Mose, fu protagonista della famosa stagione di Mani pulite con la celebre inchiesta sulle cooperative rosse. Negli anni Ottanta condusse le indagini sulle Brigate Rosse venete e sui sequestri di persona e negli anni Novanta indagò sui reati di Tangentopoli.

 

"Sto pensando di dare le dimissioni dal ruolo di consulente della commissione parlamentare antimafia perché non me la sento di frequentare una commissione presieduta da una persone che si è espressa come si è espressa su Jole Santelli", aveva detto Nordio - Se Morra si debba dimettere o meno è affare della sua coscienza ma io sono rimasto addolorato e sbalordito da quelle parole, insensate". 

 

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