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"Morra mi ha ferito, forse lascio la commissione Antimafia". Bordata del supermagistrato al grillino

Nordio: "Conoscevo Jole Santelli. Che dolore sentire quelle parole sul suo conto. Forse me ne vado"

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«Sto pensando di dare le dimissioni dal ruolo di consulente della commissione parlamentare antimafia perché non me la sento di frequentare una commissione presieduta da una persone che si è espressa come si è espressa su Jole Santelli». Il magistrato Carlo Nordio scende direttamente in campo contro il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra.

«Se Morra si debba dimettere o meno è affare della sua coscienza - spiega Nordio - ma io sono rimasto addolorato e sbalordito da quelle parole, insensate. Quindi anni fa, quando presiedevo la commissione per la riforma del codice penale e frequentavo il ministero della Giustizia, pur continuando a fare il magistrato a Venezia, avevo avuto rapporti molto frequenti con l’onorevole Santelli, che era sottosegretaria alla Giustizia, era diventata quasi un’amica e la consideravo una grande professionista e una bellissima persona. La sua morte cosi drammatica e in un’età cosi giovane mi ha addolorato. E mi ha addolorato sentire il presidente della commissione antimafia pronunciarsi in modo cosi improprio». 

Magistrato dal 1977, è stato Procuratore Aggiunto di Venezia e titolare dell'inchiesta sul Mose di Venezia, fu protagonista della famosa stagione di Mani pulite con la celebre inchiesta sulle cooperative rosse. Negli anni Ottanta condusse le indagini sulle Brigate Rosse venete e sui sequestri di persona e negli anni Novanta indagò sui reati di Tangentopoli.

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