Dalla cattura di Sandokan a quella di Bagarella: ecco il superpoliziotto che guiderà la sanità in Calabria
L'impressionante curriculum di Guido Longo, scelto dal governo dopo un'impasse di oltre tre settimane
L'arresto di Francesco Schiavone detto Sandokan. Quello di Leoluca Bagarella. La scelta forte di vietare i funerali in chiesa, a Palermo, del boss Bernardo Provenzano. Ha un curriculum impressionante di lotta al crimine Guido Longo, il superpoliziotto chiamato dal governo a ricoprire la spinosissima poltrona di commissario per la Sanità in Calabria, dopo un'impasse durata oltre tre settimane.
Guido Longo ha 68 anni ed è nato a Catania. Si è laureato in giurisprudenza all’Università del capoluogo etneo ed è abilitato all’esercizio della professione forense. Vincitore di concorso, accede, nel 1978, alla carriera di Funzionario di Pubblica Sicurezza. Nel 1979 gli viene attribuito il premio «Luigi Calabresi» quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia. Sempre nello stesso anno, viene assegnato alla Questura di Reggio Calabria con l’incarico di dirigere una Sezione della locale Squadra Mobile, successivamente, sempre della locale Squadra Mobile, ricopre l’incarico di Dirigente della Sezione omicidi, coordinando importantissime operazioni di rilievo internazionale.
Dopo la prima esperienza nella Questura reggina, è stato a Palermo nel periodo delle stragi nel ’92, prima alla Squadra Mobile come dirigente delle sezioni narcotici e omicidi e poi come vice capocentro della Dia, poi a Napoli, a Roma promosso al servizio centrale, a Caserta dopo la strage di Castelvolturno, poi nuovamente a Reggio e Palermo.
A lui si devono, in Campania, i risultati di importanti operazioni antimafia, tra cui la cattura dei superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e del capo assoluto del clan Francesco Schiavone detto «Sandokan». È stato prefetto di Vibo Valentia dal marzo 2017 al 30 maggio 2018, quando si è congedato per sopraggiunti limiti di età. Dal 28 luglio scorso guida la terna commissariale del Comune di Partinico, in Sicilia, in precedenza sciolto per infiltrazioni mafiose.
«La nomina del Prefetto Guido Longo, un uomo che da sempre si è battuto per la legalità e contro la criminalità organizzata, è la scelta giusta per la sanità calabrese. Con questa decisione lo Stato saprà far sentire la sua presenza». Lo scrive su Facebook il capodelegazione M5S Alfonso Bonafede.