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Covid e Natale, il ministro Francesco Boccia sul coprifuoco: "Gesù bambino può nascere anche due ore prima"

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Il coprifuoco anche a Natale? Per il ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia è necessario e durante il vertice con le Regioni ribadisce l'obbligo. Il governo è al lavoro per il nuovo Dpcm, che entrerà in vigore il 4 dicembre, e già oggi c'è stato un confronto nella maggioranza e un tavolo con Regioni, Comuni e Provincie a cui hanno partecipato, oltre ai ministri, Boccia e Speranza, anche il commissario straordinario Domenico Arcuri e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Due i punti fermi: numero ristretto di invitati per la cena di Natale e la notte di San Silvestro. E soprattutto nessuna deroga al coprifuoco per la Messa di mezzanotte della Vigilia Per il ministro del Pd la priorità è uscire dalla seconda ondata di coronavirus. "Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù Bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre" tuona il ministro alla videoconferenza con gli Enti locali. "Questa è eresia non facciamo i sepolcri imbiancati - ha aggiunto l'esponente Pd - Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede". Insomma il coprifuoco non si discute, si potrà calibrare, magari permettere alle cenoni in famiglia di allungarsi al massimo fino alle 23. Tuttavia non si permetteranno assembramenti. Il ragionamento è collegato soprattutto all'altro appuntamento: quello della notte di San Silvestro. Spostare l'orario di circolazione a dopo mezzanotte la Vigilia di Natale e non farlo per il Capodanno sarebbe incomprensibile per gli italiani. 

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