Caos Calabria, parla Gino Strada: io indisponibile a fare il commissario? Ma se non me lo hanno chiesto...
È una debacle. Ne cade uno ogni ora. La vicenda del commissario alla sanità della Calabria si tinge di tinte grottesche. Cotticelli, Zuccatelli, poi il no dell'ex rettore della Sapienza Eugenio Gaudio per motivi familiari ("Mia moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro"; ha detto il medico).
"Leggo da un’agenzia di stampa che non sarei disponibile a fare il commissario in Calabria. Ribadisco - perché evidentemente serve farlo ancora - che non ho ricevuto nessuna proposta formale e che comunicherò personalmente le mie decisioni attraverso i canali ufficiali se ci sarà qualcosa di reale e concreto da comunicare. Mi sembra che la situazione sia già abbastanza difficile per i cittadini calabresi senza che diventi anche grottesca", scrive su Facebook Gino Strada.
Sul nome del medico si era detto che fosse indisponibile al ruolo di commissario, valutazione poi ribaltata in attesa di una nota ufficiale.
Il medico fondatore di Emergency forse ha capito che la sua è una candidatura politica e il suo rischia di essere il nome da sventolare su una bandierina. Oggi ha tenuto una riunione con i vertici della sua organizzazione, per fare il punto sulla vicenda, dopo la rinuncia di Gaudio. "Gino Strada ed Emergency sono stati trascinati in maniera poco opportuna in questo dibattito. Emergency è un patrimonio nazionale. C’è un confronto continuo e speriamo possano darci una mano ma questo non c’entra nulla con la gestione del bilancio della sanità calabrese", dice il ministro Francesco Boccia a Tagadà su La7 alludendo a un ruolo per il medico ma non da commissario.
Una vicenda assurda sulla pelle dei contribuenti calabresi i quali, in piena emergenza Covid, assistono alla caduta di quattro commissari alla sanità in pochi giorni. "Via Cotticelli, via Zuccatelli, ora via anche Gaudio. Attendiamo se ne vada anche Speranza", twitta il leader della Lega Matteo Salvini.