Clamoroso Berlusconi, per sostituire Toti rispolvera la vecchia gloria. Ecco il nuovo consigliere
Ripescato Schifani. Sarà il braccio destro del Cav per questa nuova stagione di "dialogo"
Torna il ruolo di consigliere politico in Forza Italia. Silvio Berlusconi ha infatti incaricato come suo nuovo braccio destro l'ex presidente del Senato Renato Schifani, "L'indiscusso impegno pluriennale nel partito, la grande autorevolezza dimostrata negli anni in cui ha rivestito il ruolo di capogruppo e la carica di presidente del Senato, lo spessore umano e politico unito ad una rara capacità di mediazione, hanno consolidato la stima e la fiducia del partito e dello stesso presidente Berlusconi nei suoi confronti. Il presidente rivolge i migliori auguri di buon lavoro al senatore Schifani per il nuovo e rilevante incarico che andrà a ricoprire", queste le parole del comunicato che ha annunciato la nomina.
La carica di consigliere politico non era stata ricoperta da nessuno dopo la fine traumatica del rapporto con Giovanni Toti, che proprio con quel ruolo aveva cominciato la sua avventura in Forza Italia dopo essere stato fino al giorno prima il direttore del Tg4.
Con Toti poi i rapporti si sono interrotti. E con lo stesso Schifani in passato non sono mancati contrasti, visto che l'ex presidente del Senato fu tra coloro che lasciarono Forza Italia con Angelino Alfano per dar vita al Nuovo Centrodestra. Anche se, a dire il vero, Schifani fu tra i primi poi a fare il percorso inverso.
Il politico siciliano di lungo corso ha comunque accolto con gioia la nomina: "L’emergenza sanitaria ed economica che stiamo vivendo impone l’urgenza di rafforzare ed ampliare una proposta autenticamente liberale. La voce dei moderati italiani va ascoltata, oggi più che mai. E' quello che sta facendo, ancora una volta, il Presidente Berlusconi: è grazie al suo senso dello Stato e al suo profondo amore del Paese se oggi si inizia a parlare di una auspicabile collaborazione tra maggioranza e opposizione per rilanciare il Paese, per far contenere le conseguenze sociali e produttive del Covid e per sostenere la crescita dell'Italia". Insomma, per Berlusconi il Covid impone una stagione di dialogo. E chi meglio di Schifani?