Franceschini ha la fissazione dell'estremismo da battere
Ma i veri estremisti stanno nell'esecutivo che governa a colpi di fiducia e Dpcm
Non passa mai la vocazione alla demonizzazione dell’avversario. Anzi del nemico. Ancora una volta se ne fa portabandiera Dario Franceschini, ministro dei beni culturali sempre intento ad erigere barricate per impedire qualunque forma di dialogo.
E oggi se ne è uscito, per l’ennesima volta, con la solita tiritera: “Alleanza con il M5s per sconfiggere la destra estremista”.
Ormai, Franceschini ha le visioni. Gli estremisti al governo ci stanno già e sono quelli che lo accompagnano proprio in casacca pentastellata, ma lui finge di non accorgersene. Il suo governo proclama lo stato di emergenza, governano a colpi di fiducia e abbondano con i Dpcm che sfuggono persino al vaglio del Quirinale e gli estremisti li cerca a destra?
L’unica cosa sensata che ha detto è stata che “qualunque sia la legge elettorale con cui andremo a votare – il tarlo sempre lì sta - è un po' difficile che il Pd o il centrosinistra da soli possano avere la maggioranza assoluta in entrambe le Camere”.
Ma non perché dall’altra parte del campo ci siano pericolosi estremisti. Semplicemente perché la sinistra ha abbondantemente dimostrato i suoi limiti di governo. E con l’alleanza con i Cinque stelle l’incapacità ha trionfato.
F. S.