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Dpcm, coprifuoco dalle 18 in tutta Italia: no al lockdown ma zone rosse

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Corsa contro il tempo per contrastare la curva dei contagi di coronavirus ed evitare un secondo disastroso lockdown nazionale. Il Governo lavora a ritmi serratissimi al terzo Dpcm che dovrebbe arrivare domani, lunedì 2 novembre.

Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza, durante l'incontro tra il premier, Giuseppe Conte, e i capigruppo è emerso l'orientamento indicato dalle Regioni, che spingono per misure più restrittive su tutto il territorio nazionale. Tra queste l'interruzione della mobilità interregionale, fatto salvo le ragioni di lavoro. E ancora: chiusura dei centri commerciali nei weekend e "coprifuocoalle 18 di tutte le attività. Gli anziani over 70 a casa per proteggerli dal contagio. Sulle restrizioni, sempre secondo quanto si apprende, Conte si è detto d’accordo, ma preferirebbe differenziare per Regioni, a seconda dell'indice di contagio Rt. Inoltre didattica a distanza dal 75% al 100% per tutti gli studenti delle scuole superiori e le università, possibile il coinvolgimento anche per le terze medie.

La firma del terzo Dpcm dovrebbe quindi arrivare domani 2 novembre, dopo che il premier Giuseppe Conte avrà riferito al Parlamento sulle nuove restrizioni ormai urgenti dopo la serie di bollettini degli ultimi giorni dalla Protezione civile sull’andamento dei contagi di Coronavirus: l’ultimo rapporto positivi/tamponi segna la percentuale del 16,3%.

La linea di palazzo Chigi resta quella di evitare a tutti i costi il lockdown generalizzato individuando invece le zone rosse da isolare su base provinciale, come suggerito dagli esperti del Comitato Tecnico Scientifico sulla base dei livelli di rischio.

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