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Quanto è costata la bufala Open? Davide Faraone va all'attacco

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«Appena il simbolo di Italia Viva è calato dal tetto della Stazione Leopolda, tra l’emozione e gli applausi di tutti noi, un minuto dopo si sono alzati in volo gli elicotteri. lo lo ricordo bene. Centinaia di militari della Guardia di Finanza hanno fatto scattare uno di quei blitz all’alba che vedi in tv o nelle retate antimafia». Lo scrive su Facebook il capogruppo di Iv al Senato, Davide Faraone.

 

 

«Donne e uomini perbene si sono visti sequestrare documenti, telefonini, computer solo per aver finanziato la Fondazione Open, in modo trasparente, con bonifici e ricevute. Accusati di finanziamento illecito, infangati. Messi alla gogna da un circuito mediato che consapevolmente o inconsapevolmente ha tentato di far morire in culla la nostra nuova creatura, Italia Viva. Ricorderete i tg che aprivano con l’inchiesta Open e i mostri sbattuti in prima pagina. Bene, tanto rumore per nulla. Oggi la Cassazione mette definitivamente fine a quello show giustizialista ma mi chiedo: ’chi paga per il danno di immagine per questa inchiesta bufala?» «Quanto sono costate ai cittadini le perquisizioni, le retate? Chi paga per lo shock causato alle mamme, ai bambini per quelle citofonate all’alba e l’irruzione nelle abitazioni private e le conseguenti perquisizioni? C’è qualcuno che si alzerà in piedi per chiedere scusa questa volta? È trascorso un anno dalla nascita di Italia Viva, da quella retata, da quel fango. Ecco a voi il ’trafilettò del Fatto quotidiano. Noi oggi festeggiamo due volte questa nostra creatura, una forza che non smetterà mai di credere nella separazione dei poteri e soprattutto nella giustizia giusta.Insomma, in un’Italia normale».

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