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Covid, Rampelli inchioda il governo: "Colpevolizza i giovani e non fa nulla sui trasporti"

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"Perché il Governo non agisce dove ci sono i potenziali focolai? Perché non si va nelle stazioni metropolitane? Non si può solo colpevolizzare i giovani e imporre orari di chiusura quando poi ci sono i mezzi di trasporti presi d’assalto". Fabio Rampelli denuncia le decisioni assurde prese dal governo Conte nell'affrontare l'aumento dei contagi da Covid. Il deputato di FdI e vicepresidente della Camera intervenuto a Omnibus su La7 spiega cosa si dovrebbe fare: "Bisogna mettere in campo controlli fin qui risibili e potenziare il trasporto pubblico, perché è lì che si annidano i focolai. Penso alle tre regioni che attualmente hanno un numero elevato di positivi, ovvero Lombardia, Campania e Lazio, guarda caso quei territori dove il trasporto pubblico è maggiormente sollecitato e dove si registrano quotidiani e reiterati assembramenti che fanno impallidire ristoranti, feste di famiglia, partite di calcetto e basket e, perfino, le discoteche".

 

 

 

"Perché il Governo non ha messo nemmeno un euro dei 100 miliardi a disposizione per potenziare le linee dei trasporti pubblici locali? - si chiede 
Rampelli - Si potrebbero coinvolgere sia i taxi che i bus turistici riconoscendogli adeguati incentivi per aumentare l’offerta e diluire il numero di utenti, senza ricorrere al lavoro da casa o alla didattica a distanza che uccidono sia le relazioni sociali sia l’economia di prossimità".

 

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