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Matteo Salvini, la fronda è una bufala. Ma il Capitano ha perso la pazienza

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"Gira la bufala su Matteo Salvini, quella legata alle fronde interne alla Lega. Basta un giro di telefonate per capire che anche chi vorrebbe muoversi contro il Capitano trova le porte sbarrate e deve starsene fermo. Ma certo non mancano i motivi di amarezza, perché c’è chi sembra provarci gusto a soffiare sul fuoco". Il vice direttore de Il Tempo Francesco Storace sul sito 7Colli.it affronta il caso esploso sulla presunta fronda interna alla Lega.

"Il problema non è la sinistra - scrive - quello ci sta, fa il suo mestiere pure se è faziosa assai dicono leghisti politicamente avveduti della Capitale. Ma Matteo è saldamente alla guida del primo partito italiano ed è normale che lo attacchino in quella maniera sguaiata. Poi, ci sono i magistrati. E in questo caso non trovi uno solo che sia disponibile a qualche confidenza. Perché ogni parola può essere travisata, i nervi sono evidentemente tesi perché l’assedio giudiziario è incredibile e per qualcuno anche intollerabile. A partire dal dibattimento preprocessuale in corso a Catania per il caso Gregoretti. Le parole di Luca Palamara (“ha ragione, ma bisogna attaccarlo”) sono sangue vivo. Ma in fondo chi non sta a sinistra in questo paese dovrebbe essere allenato a certa magistratura".

Il nuovo corso è cominciato con una nota ufficiale diffusa dal portavoce Matteo Pandini, nella quale, per la prima volta, il segretario ex lumbard non è definito "leader della Lega", come avveniva finora, ma "leader del centrodestra". "Nel comunicato - spiega Storace - Salvini protesta a nome del centrodestra, per il record di arrivi e immigrati morti e torna ad attaccare il governo definito incapace ed espressione della minoranza del Paese. Ma sono le presunte manovre interne alla Lega - spiega Storace - ad essere vissute come il tradimento più morale che sostanziale “di troppi ingrati che Matteo ha salvato dalle sabbie mobili dei tempi andati: dove stavano tutti questi onorevoli senza di lui?. Così - conclude il vicedirettore de Il Tempo - La pazienza del Capitano starebbe per terminare".

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