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Renzi chiama il rimpasto: dentro Orlando o Zinga, a cosa punta Matteo

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C'è aria di rimpasto nel governo di Giuseppe Conte. A proporre nomi e cognomi, sull'onda dell'esito delle elezioni Regionale, è Matteo Renzi. Per il leader di  Italia Viva il premier "non è in discussione. Il tavolo per decidere che fare è un dovere morale verso il Paese. Decidere chi deve fare quelle cose, rafforzando eventualmente la squadra, è conseguenza, non premessa, del tavolo politico. La questione riguarda soprattutto la leadership del Pd. Se il segretario Zingaretti accettasse di entrare al governo la maggioranza sarebbe più forte", dice Renzi in una intervista a Repubblica. Insomma, dentro Nicola Zingaretti o il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, propone Renzi.

 

Giro di poltrone necessario, secondo l'ex rottamatore, perché "la crisi economica dovuta al Covid durerà ancora minimo un anno (...). O la politica si muove, o arrivano i tecnici"; avverte. "Mettiamoci attorno a un tavolo in un eremo o a Palazzo Chigi, non importa. Purché alla fine di lì si esca con le scelte finali su lavoro, Mes, Autostrade, Ilva, Recovery Fund, legge elettorale, infrastrutture. E quel patto poi si scolpisca nella pietra", propone Renzi il cui obiettivo è ridurre il peso dei grillini nell'esecutivo e guadagnare centralità con il suo partito.

 

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