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La presidente del Senato Casellati contro i virologi in tv: troppa visibilità. E invoca lo stop

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La pandemia del Covid-19 non è solo un tornado che ha travolto sanità ed economia mondiale, ma un vulnus che ha creato "terreno fertile per l'avanzata delle fake news". E proprio le notizie false, proliferate sul web, hanno creato "gravi danni" e necessitano di un freno con un intervento legislativo. Maria Elisabetta Alberti Casellati sceglie l'inaugurazione del 72/o Prix Italia per una lunga riflessione sugli effetti del coronavirus, senza dimenticare il ruolo "cruciale" dei media durante i mesi del lockdown.

Per la presidente del Senato molto ruota attorno all'infodemia, "l'enorme flusso di notizie, incontrollato e spesso incontrollabile, che ha inevitabilmente creato disorientamento, incertezza e ansia in molti cittadini". Il dibattito si è polarizzato tra "allarmisti e negazionisti", ma soprattutto l'effetto più evidente è stata "l'ingiustificata visibilità data agli esperti", protagonisti di un susseguirsi di dibattiti e opinioni, "generando a volte confusione e smarrimento nel pubblico". La mente corre subito ai virologi onnipresenti in tv, ma forse anche all'infelice frase di Alberto Zangrillo, che a fine maggio arrivò a dire che il virus era "clinicamente morto" prima che, ironia della sorte, si ammalassero i suoi assistiti più famosi, Flavio Briatore e Silvio Berlusconi.Di certo la confusione di notizie ha lasciato campo libero alle fake news, un nemico per Casellati "già noto" e "contro cui ancora fatichiamo a trovare contromisure efficaci". Su questo fronte, il quadro legislativo "ancora incompleto e profondamente inadeguato ad arrestare il fenomeno rappresenta il vero punto debole del web.  Da parte delle Istituzioni serve dunque una risposta immediata", ricorda l'inquilina del Senato. Il motivo? La "manipolazione e il condizionamento dell'opinione pubblica" possono mettere in pericolo "la partecipazione civica dei cittadini, minacciare anche lo Stato di diritto e la tenuta dei sistemi democratici".Il messaggio che Casellati vuole mandare dal Maxxi è che i media "devono migliorare la nostra vita e non condizionarla o limitarla". A tal proposito, ricorda, serve un forte impegno deontologico e una consapevolezza "sulle nuove e impegnative responsabilità di chi, in ruoli decisionali, gestisce la comunicazione e i media in generale"."Saremo credibili se saremo ricettivi. Abbiamo la responsabilità di riprendere a fare una vita normale", le fa eco il presidente Rai Marcello Foa, che spiega come le giornate del Prix Italia "possono essere un momento di ripartenza e di buon auspicio per un'informazione responsabile".

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