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Pd in pressing su Conte. Cosa ha promesso il premier a Zingaretti per evitare il rimpasto

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Non lo chiedono direttamente, almeno per ora. Ma il Pd spinge per il rimpasto di governo.  "Questo lo deve valutare" il premier Giuseppe Conte", dice il vicesegretario del Pd Andrea Orlando commentando a Agorà su Rai3 l’ipotesi di bilinciare gli equilibri della maggioranza dopo il voto di domenica e lunedì. Per il vicesegretario dem "si entra in una terza fase, quella della ricostruzione, che deve basarsi su un salto di qualità nella risposta", ma se questo tema "viene derubricato a un toto poltrone è un’occasione persa".

 

Prendono tempo i grillini. "Penso che il governo stia facendo bene. Se qualcuno chiederà il rimpasto, se ne prenderà la responsabilità e si trarranno le dovute conseguenze. Noto però che prima era giustificato dalla previsione del cattivo esito del Pd alle Regionali, ora invece dal buon esito dello stesso voto. A me non sembra abbia senso parlarne", dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, in un’intervista a La Stampa.

 

E se Orlando si appella a Conte, il premier sembra non abbia intenzione di toccare la già instabile maggioranza di governo, scrive Repubblica in un retroscena che elenca la contropartita che Palazzo Chigi sarebbe pronto a dare a Nicola Zingaretti in cambio del rimpasto. "Il punto più delicato si chiama Mes (...) il premier in privato ha già promesso al governatore del Lazio un'immediata 'discussione politica', anticamera di un sofferto via libera del Fondo per la sanità, a maggior ragione adesso che il Covid torna a premere alle porte del Paese", scrive Tommaso Ciriaco. "L'altro segnale immediato che l'avvocato offrirà al Pd è la revisione dei decreti sicurezza. Quelli di Matteo Salvini, per intenderci. Saranno modificati a ottobre, questa la promessa ufficiosa", si legge nel retroscena. 

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