Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Pd sotto choc, le coltellate di Roberto Saviano mandano in tilt la sinistra

  • a
  • a
  • a

Non c'è pace per il Pd, quando meno te lo aspetti arriva il fuoco amico di Roberto Saviano. Lo scrittore di Gomorra è andato all'assalto dei dem, ormai "solo vapore acqueo" dice Saviano in un'intervista alla Stampa e una serie di tweet indirizzati ai vertici del Partito democratico che contiene una serie di coltellate che mandano in tilt la sinistra. Tanto che Andrea Orlando parla di "insulti" e caduta di stile dello scrittore mentre il capogruppo dem a Palazzo Madama Andrea Marcucci si dice in disaccordo con con Saviano ormai "da anni".

 

"Perché non se ne può più di chi non ha una posizione su nulla e giustifica la propria esistenza da 25 anni prima in opposizione a Berlusconi e poi a Salvini. Indignandosi quando sono all’opposizione e lasciando tutto immutato (per meglio gestire il potere) quando sono al governo. È politica questa? A me pare arte della sopravvivenza", le parole di Roberto Saviano dopo il tweet indirizzato al segretario Nicola Zingaretti  in cui ha parlato di "bugie" del Pd. "La prima e più grande è l’inversione di rotta sulle politiche migratorie. Il dramma libico è talmente enorme che solo la storia potrà rendere giustizia all’immane sofferenza di esseri umani che preferiamo 'gestire' pagando direttamente i loro carnefici". È offensivo parlare del nulla mentre sull’altra sponda del Mediterraneo la gente soffre le pene dell’inferno. Questo è il problema principale di Zingaretti: mostra grande determinazione sulle cazzate e si defila sulle questioni fondamentali".

Poi c'è il sì al taglio dei parlamentari: " Quanto alla posizione del Pd, potrebbe votare no, forse, magari... non credono in niente. Una cosa vale l’altra. Perché loro sarebbero o sono stati 'la politica'?". Lo scrittore annuncia  che voterà no al taglio dei parlamentari: "Dopo la scelta della direzione, voterò convintamente No. E il mio sarà un voto contro questa classe dirigente". Commentando l’aggressione subita da Matteo Salvini afferma invece: "Ogni aggressione è terribile e avvelena il clima democratico". Saviano torna infine sul Pd. "È succube di una gravissima mancanza di identità politica. Non ha una posizione chiara sulle questioni più rilevanti. È vapore acqueo".

 

"Sono un ammiratore di Saviano, l’ho sempre difeso quando per il suo impegno civile è stato aggredito. L’ ammiro per il suo coraggio, per ciò che ha scritto e per come lo ha scritto, senza stereotipi e luoghi comuni. Non posso dire altrettanto dello stile delle sue considerazioni politiche", scrive su Facebook Andrea Orlando, replicando a un posto dello scrittore su Dario Franceschini. "Ieri ha mandato 'a cagare' un partito politico e il suo segretario perché non lo aggradano. Oggi copre di insulti un ministro dello stesso partito perché si permette di difendere una comunità politica dai suoi insulti.

"Del Pd, come è normale, si può dire tutto il bene ed il male del mondo. Per alcuni siamo responsabili di quasi tutte le atrocità del globo, per altri siamo una comunità di persone serie, l’unica comunità che fa congressi regolarmente e regolarmente con le primarie elegge i suoi segretari. Gli altri, tutti gli altri, non fanno primarie, ad esempio",  scrive sulla sua pagina Facebook il capogruppo dem a Palazzo Madama Andrea Marcucci. "Tutto questo per dire che io sono laico-continua-accetto, leggo e mi confronto anche con chi dice e scrive le cose peggiori sul Pd. Non mi scandalizzo dei giudizi gratuiti, neanche di quelli di Roberto Saviano. Considero il giornalista un punto di riferimento civile per la sua meritoria e caparbia lotta alla mafia. Non condivido invece da anni le sue valutazioni politiche, da quelle feroci contro il governo Renzi e contro il referendum del 2016, a quelle dei giorni scorsi sul Pd e su Nicola Zingaretti e Dario Franceschini". Ormai questo Pd non lo sostiene neanche Saviano. 

 

Dai blog