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Elezioni regionali, sondaggio terremoto nelle Marche. Sbanca il candidato della Meloni, Pd e M5s cancellati

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Secondo un sondaggio di Nando Pagnoncelli pubblicato sul Corriere della Sera sul voto nelle Marche, regione sempre amministrata da giunte di centrosinistra dal 1995, «il centrodestra è accreditato di un vantaggio di oltre 13 punti sul centrosinistra. Stimando una partecipazione al voto del 59%, Acquaroli con il 49% delle preferenze prevale su Mangialardi che si attesta al 35,8%, e su Mercorelli che raggiunge il 10,1%. Gli altri cinque candidati ottengono un consenso decisamente più contenuto, intorno all’1%. Il vantaggio di Acquaroli sembra più guidato dalla forza dei partiti della sua coalizione che dalla delusione per l’operato dell’amministrazione uscente guidata da Ceriscioli. Infatti, i giudizi positivi (53%) prevalgono largamente su quelli negativi (33%), anche grazie alle modalità con cui è stata gestita l’emergenza sanitaria. Persino gli elettori di centrodestra non lesinano apprezzamenti (il 46% si esprime positivamente). Ciò non toglie che il 54% auspichi un cambiamento a fronte del 30% che propende per la continuità. E pure tra gli elettori di centrosinistra una minoranza niente affatto trascurabile (29%)vorrebbe la discontinuità".

 

Riguardo alle liste fa incetta di preferenze la Lega, accreditata del 25,7%, "circa il doppio di quanto ottenuto alle precedenti Regionali. A seguire si colloca il Pd con il 19%, in calo rispetto al 2015, quindi Fratelli d’Italia con il 16,7% in forte aumento rispetto sia alle Regionali del 2015 sia alle Europee dello scorso anno. Poi il M5S con il 10,1%, in flessione rispetto alle precedenti tornate quando ottenne tra il 18 e il 19% dei consensi, a pari merito con la lista Mangialardi presidente".

 

 

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