Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Regionali, centrodestra unito sul caso Puglia: dal governo grave ingerenza

Esplora:

Nota congiunta di Salvini, Meloni e Berlusconi. Il cdm introduce le preferenze di genere nella legge elettorale pugliese

  • a
  • a
  • a

Centrodestra unito sul caso Puglia. Il governo ha di fatto commissariato la Regione sull'introduzione della parità di genere nella legge elettorale. Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi hanno diramato una noto congiunta contro un precedente "pericolosissimo" e finalizzato a "far saltare le elezioni". 

"In Puglia si sta giocando con le istituzioni, piegandole ad interessi di una parte politica. Per responsabilità del presidente uscente, il consiglio dei ministri si è preso la responsabilità di scrivere un provvedimento che rischia di compromettere il libero esercizio del voto in Puglia e rappresenta una gravissima ingerenza politico-elettorale", scrivono i leader di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

" Il rischio evidente è quello di creare un precedente pericolosissimo ed un incidente istituzionale finalizzato a far saltare  le elezioni. Chiediamo che su questa situazione vigili  il Presidente della Repubblica - continua la nota - Il centrodestra ha già comunicato più volte che è disponibile subito a votare in Consiglio Regionale il testo di legge che prevede la preferenza di genere. L’altra notte è mancato il numero legale in aula perché la maggioranza ha abbandonato. Noi ci siamo, nel rispetto delle regole. Si convochi il Consiglio e si metta fine a questa farsa. Non accetteremo in alcun modo ulteriori forzature e chiediamo che vengano salvaguardate la libertà e l’autonomia della Puglia".

Intanto c'è anche il governatore della Puglia Michele Emiliano a palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri sulla parità di genere nelle liste per le prossime elezioni regionali. Il cdm ha nominato il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, commissario straordinario con la funzione di provvedere "agli adempimenti strettamente conseguenti" per l'attuazione del decreto sulla doppia preferenza di genere.

Dai blog