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All'Italia 209 miliardi. E spunta la bozza del Recovery Fund

 Mark Rutte e Giuseppe Conte

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Al quarto giorno di negoziati arriva sul tavolo l’ultima mediazione proposta da Charles Michel, presidente del Consiglio d’Europa che riunisce i capi di Stato e di Governo dei 27 membri della Ue. L’importo complessivo del Recovery Fund resta a quota 750 miliardi come proposto da Germania e Francia e accettato dalla Commissione Ue. Cambia però la composizione: 390 miliardi in sovvenzioni (anziché 500) e 360 miliardi in prestiti (invece di 250).

 

 

 

All’Italia toccherebbero risorse per 209 miliardi invece dei 172 miliardi inizialmente calcolati. Aumenterebbe, però, la componente di prestiti: 127 miliardi (contro 91 iniziali) mentre la quota a fondo perduto resterebbe invariata a 82 miliardi. I fondi verranno erogati fra quest’anno e il prossimo. Su questo fronte il premier Conte può dire di aver raggiunto un traguardo accettabile. Probabilmente ha funzionato la velata minaccia di chiedere alla Commissione di accelerare i tempi nella riorganizzazione dei sistemi fiscali. Una prospettiva che avrebbe tolto molti vantaggi all’Olanda. Però il primo ministro italiano ha dovuto cedere su altri aspetti.

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