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Sbarchi, migranti infetti liberi di approdare. Solo gli italiani sono dovuti stare a casa

Massimiliano Lenzi
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Controllare le uscite di casa degli italiani ai tempi del lockdown e della autocertificazione era facile, bastava mettere il naso fuori dall’uscio per una breve passeggiata e subito si veniva fermati dalle forze dell’ordine di turno in zona: “Alt, chi siete? Cosa volete? Sì, ma dove andate e perché lo fate? Avete i documenti e la giustificazione con voi?”. E poi, dopo questa sfilza di domande se il cittadino italiano fermato non era convincente, zac, scattava la multa. E pure salata. Molti quotidiani poi titolavano le loro cronache sui troppi italiani in giro mentre i sindaci di diverse città giravano con gli altoparlanti per dire ai loro paesani di non uscire ed i droni volavano sulla testa di chi, per bisogno di sgranchirsi le gambe, provava a fare una corsetta. Questo accadeva agli italiani ai tempi dei loro “arresti domiciliari” causa coronavirus.

Oggi, invece, mentre il Governo Conte discute di prorogare lo stato di emergenza ed i poteri speciali al Premier, il ministro dell' Interno, Luciana Lamorgese, ci dice che gli sbarchi dei migranti in Italia, questa estate 2020, pare siano difficili da controllare. “Abbiamo avuto - spiega Lamorgese -un aumento degli sbarchi autonomi” di migranti, “non delle Ong, quindi difficilmente controllabili”. Lo ha spiegato all’indomani dei disordini in Calabria contro l'accoglienza dei migranti risultati positivi al Covid, e dopo un weekend che ha visto l'arrivo di oltre mille clandestini a Lampedusa.

Insomma, la Lamorgese ammette una difficoltà di governare il fenomeno migratorio. Non conosciamo personalmente la Ministra ma ci permettiamo di far notare a lei ed al Governo Conte di cui fa parte che volere - da che mondo è mondo - è potere. Così come il Governo ha dispiegato forze dell’ordine e mezzi, quindi soldi, affinché gli italiani non uscissero di casa ai tempi del lockdown perché quella era una scelta prioritaria dei nostri governanti così oggi, dispiegando uomini delle forze dell’ordine, mezzi e soldi, si potrebbero controllare gli sbarchi dei migranti in Italia. Anche di quelli con le barchette. Se non lo si fa non è certo perché è difficile ma perché politicamente non lo si vuole fare. E questo è un errore che gli italiani - già alle prese oggi con le gravi difficoltà economiche dopo la privazione di molte loro libertà, privazione che hanno subito con aggiunta di controlli quotidiani per chi usciva - non meritano. Eppoi, oltre ad essere un errore, è pure una ingiustizia.

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